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Le storie della sera - Odette e Odile

- Nonno quanto tempo avremo prima che il babbo e la mamma rientrino
- No lo so, un'ora al massimo forse... Come va la gamba?
- Non è la gamba, è la caviglia
- Fa male?
- Un male cane... cosa dici, potrò fare ancora danza?
- Beh, è tuas madre il medico, ma credo che potrai ancora danzare, però ora che siamo soli devi dirmi la verità... sei davvero innamorata della danza?
- Si... è divertente
- Tutto qui? Non sembra un'affermazione molto entusiasta
- No... accidenti nonno tu hai capito tutto, vero?
- Beh...
- Nonno ho detto una grossa bugia
- lo avevo immaginato, però ricorda che alle bugie piccole si può sempre rimediare, per quelle grosse invece...
- Questa è davvero grossa
- Uhmm, ne vogliamo parlare?
- Io non lo so se sono veramente innamorata della danza, i miei amici vanno tutti in piscina e a me piacerebbe essere con loro
- E allora perché hai accettato di fare danza?
- Nonna Rina faceva danza quand'era giovane
- Ho capito e siccome la madre di tuo padre faceva danza, tuo padre ha deciso che tu dovrai fare altrettanto
- Lui vuole molto bene a nonna Rina
- E chi lo mette in dubbio! Però se fosse vera quella regola io giocavo il rugby da giovane...
- Dai smettila di fare buffone! Ti ho visto sai?
- Cosa hai visto?
- Quel sorrisetto sotto i baffi
- Non ho i baffi e non era un sorrisetto, sorridevo grasso e di gusto
- Siamo una bella coppia di figli di cane… vero nonno?
- Così dicono
- Credi che il babbo potrà dispiacersi se gli confesso di non amare la danza?
- Prima di prendere una decisione del genere devi essere sicura di quello che in realtà desideri fare, la danza non è poi così male
- Ma la piscina è meglio
- Posso provare a convincerti del contrario?
- Certo che puoi. Tanto so bene che a te non piace
- Chi l'ha detto?
- Un uccellino
- Beh, io non faccio testo, mi addormento sempre... Però non è vero che non mi piaccia, è che preferisco la pesca alla danza
- Nonno perché non mi allenti un poco la fasciatura... mi prude tutto
- Tua madre ha fatto la fasciatura e se ora l'allentiamo se ne accorgerà. Come hai fatto a farti quel danno alla caviglia?
- Non te lo immagini davvero?
- Si che me lo immagino, ma voglio sentirlo da te
- Il babbo dice che sono come te, che ho la testa dura
- Cosa c'entra la testa con la caviglia?
- È una lunga storia
- Smettila di copiare le mie espressioni! E prova a raccontare com'è andata
- Va bene nonno...Avevo trascorso l'intero pomeriggio a guardare le ragazze più grandi provare e riprovare quel passo, e allora...
- ...è allora hai voluto provarlo. Che cosa stavano provando?
- Stavano preparando il finale del quarto atto del lago dei cigni
- Per S.Crispino! Il tema del cigno... e per fortuna hai appena affermato di non essere innamorata della danza.
- Beh, non è esatto... a me piace, però vorrei stare anche con i miei amici in piscina
- Uhm... Allora lasciami dire che soltanto coloro che non amano la danza evitano con cura quell'opera
- Perché nonno?
- Perché il lago dei cigni non è per tutti, e soprattutto per bambine della tua età
- Lo so, me ne sono accorta
- Però ti è piaciuto, vero?
- Cosa?
- Quello che hai visto e udito
- Si... ma come cavolo fai a sapere quello che mi gira nella testa, eh?
- Non è difficile, basta conoscerti
- Allora perché mio padre non mi capisce?
- Vogliamo andare avanti con il tuo racconto?
- Te l'ho detto, sono rimasta tutto il pomeriggio a guardare e ad ascoltare quello che tu chiami il tema del cigno... Dio ma è bellissimo… non lo so, quella musica ti entra dentro e... quando è terminata mi sono messa a piangere come una stupida
- Lo so... a volte capita. Conosci la storia narrata nel balletto?
- No, ma tanto so che ora me la racconterai
- Se ti fa piacere posso provarci
- Dai...
- Due ragazzi s'incontrano, si piacciono e giurano d'amarsi
- Scusa nonno, ma quando due ragazzi giurano d'amarsi mettono la mano sul cuore?
- Qualcuno lo fa
- E si amano per tutta la vita?
- A volte succede
- Tu quando hai conosciuto la nonna...
- Ora non cominciare con le domande... Non lo ricordo... però può darsi che l'abbia fatto
- Bene... ora vai pure avanti


- ...dunque, i due ragazzi si raccontano le loro storie «Mia madre era una fata buona,» - dice Odette - «che contro la volontà di suo padre s'innamorò di un cavaliere e ne divenne sua sposa, ma purtroppo il cavaliere, che non era un uomo d'onore, la portò alla perdizione e lei scomparve... Mio padre si risposò e si dimenticò di me; la malvagia matrigna, che era una strega, mi odiava e mancò poco che mi uccidesse. Il nonno però mi prese con sé. Aveva amato moltissimo mia madre e pianse così tanto per lei che dalle sue lacrime si formò questo lago».


- Tutto qui?
- Ti pare poco? Immagina che su questo monologo, che è la confessione di Odette al principe Siegfried, si sviluppa tutto il balletto. Quell'incontro fra due anime inquiete in riva al lago, da vita ad un balletto sul turbamento della coscienza, concentrato in pochi minuti nella danza del cigno morente.
- È bellissimo... L'hai mai visto eseguire?
- Un paio di volte... è la scena del quarto atto in cui il balletto bianco e il balletto nero si fondono nel compimento di tutta l'opera... Tutto ormai si è compiuto, Siegfried ha conosciuto il male e Odette è stata tradita
- Nonno perché un uomo tradisce una donna
- Probabilmente perché non ne è veramente innamorato...A quel punto del balletto un’ombra nera sovrasta l’anima collettiva del lago... spingendo il cigno verso la morte... Ehi! Piccola, ma che fai piangi?
- Scusami nonno... ora sono sicura di amare la danza... e ti prometto che un giorno farò la danza del cigno
- Ma non volevi fare nuoto?
- Prima...ora non più... Un giorno io sarò Odette
- Perché proprio lei? È una donna tradita
- Non ha importanza... io voglio essere Odette!
- Forse avrei fatto meglio a starmene zitto
- Sono un po' sciocca, vero nonno?
- No, che non lo sei. Però tieni a mente una cosa, se vorrai impersonare Odette, dovrai per forza essere anche Odile
- Chi è Odile?
- Al centro del balletto c’è il tema dello sdoppiamento di due personalità, il cigno bianco e il cigno nero, due volti a specchio della stessa donna: Odette rappresenta l'amore puro e Odile l'amore profano.
- Credi sia difficile?
- Da quello che so è quasi impossibile!
- Perché?
- In quella danza vi è un doppio ritratto femminile, ed è la massima prova per una danzatrice. Dicono che sia il ruolo tra i più ardui proprio perché occorre danzare esprimendo una doppia personalità e due tecniche completamente diverse di danza.
- C'è stata qualche danzatrice che è riuscita a farlo?
- Pochissime... Nella danza di Odile, che culmina in un prodezza da capogiro, le vorticose frustate della coda hanno un effetto allucinante di sortilegio perverso... Per riuscire in quell'impresa occorrono lunghissimi anni di addestramento e di sacrifici
- Un giorno, quando sarò grande, io salirò sul palco per danzare quel balletto e tu verrai a vedermi
- Certo, un giorno verrò a vederti
- Non ti addormenterai?
- No cara, te lo prometto
- Giuralo con la mano sul cuore
- Giuro che quella sera non mi addormenterò
- Sei più bugiardo di me, per questo ti voglio bene
- Vogliamo provare a fare un po' di nanna?
- Si nonno... buonanotte... proprio non puoi allentarmi la fasciatura?
- No, lo sai, ti darei la mia caviglia se fosse possibile, ma la tua non deve muoversi... Buonanotte piccolo cigno.
- Buonanotte nonno... ti voglio bene!




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Opera scritta il 05/12/2015 - 09:36
Da m c
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Commenti


Grazie sempre molto gentile

m c 08/12/2015 - 02:55

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Il tuo racconto è tanto tenero...un bellissimo dialogo tra nonno e nipotina molto costruttivo...Complimenti!

margherita pisano 07/12/2015 - 17:15

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