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Al lettore

A te, che sei venuto su queste pagine,


sì, a te che mi rivolgo, proprio a te,


che estingui l'idiozia, che innalzi un argine


al fiume esangue, allo scolo, all'arte,



che credi che ogni tua parola


sia la salvifica suprema, l'estrema prova,


la diaspora, l'inietta noia che davanti allo specchio


non sia capace di mettere il giusto abito.



Vattene. Ritorna da dove sei uscito.


Perchè in me non troverai nulla che ti porti


ori, piaceri, diversivi alla tua crollata dimora,


alla tua perpetua sete, al tuo ineffabile storpio talento.



Qui si cela, come una creatura tra gli alberi,


come un solco non visto sul tuo corpo,


come un urlo represso sfuggito che ti urta una spalla,


la vera esatta concezione della natura.



Vattene. Ricopri la tua fossa di idee col più pesante dei marmi


e rianimati dentro la tua alcova, sotto valanghe di terra.


Agitati, prendi a calci la tua eterna bara.


Strappati altre unghie nell'aprirti un varco.



Il tuo ultimo respiro non deve celebrarsi su di me.


Non devi affossare e incidere nel tuo iride nulla.


Delle mie parole, di queste corrispondenze


potrai solo piangere dell'evanescente bellezza



che mai hai afferrato, mai hai contemplato.


La natura cade su di te, scherno,


eterno biasimo, perduto amore.


Non sarà mai la tua etera.




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Opera scritta il 31/12/2016 - 02:46
Da Massimo 17
Letta n.1334 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


@Francesco...grazie per i complimenti.

Massimo 17 03/01/2017 - 08:49

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Scritti per fare un confronto,mi sono sentita da lettrice di scriverti quelle parole per risposta al tuo vattene..
.Comunque chiarito il tutto, ti do il benvenuto sul sito e aspetto di leggerti ancora...Magari stavolta chissà che non sia uno dei più romantici componimenti che abbia mai letto? Cari saluti...a presto...bye

M.Adelaide Ruggeri 02/01/2017 - 17:29

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Scusa per la mia ignoranza in materia,ma siccome sono parole dure e forti rivolte a chi legge,ho frainteso.É vero,spesso non si scrive su cose personali o sulla propria esperienza,ed anche a me qualcuno ha pensato che magari parlassi di me su un amore finito o altri argomenti di cui avevo scritto ma che invece non parlavano di me.Forse sono stata affrettata,ma tu essendo appena entrato nel sito e hai scritto questa cosa molto forte,per me che non ne conosco il genere,e non avevo altri tuoi

M.Adelaide Ruggeri 02/01/2017 - 17:23

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A te lettore, vieni nel labirinto precario e illusorio di una pagina di poesia. Leggi. Vivi, per il tempo che ti è concesso, e piangi... per l'evanescenza della bellezza.
Sei bravo e ho molto apprezzato questa poesia.. Buon anno

Francesco Gentile 02/01/2017 - 13:19

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Non c'è nulla da temere nelle mie parole M. Adelaide. Sono un puro esercizio di stile in un momento di pura fascinazione di quel "intro" meraviglioso scritto nella Parigi Decadente dell'ottocento da un certo Charles B. Ho voluto seguirne la ombra. Nella poesia è possibile. E' possibile seguire immaginifiche ( non parlo di D'Annunzio) personalità. Sentirsi accanto a loro, vivere il loro tempo, subire....come hanno subito. Fu il mio primo componimento, dopo tanto silenzio, risalente a circa otto mesi fa. Ho voluto qui riproporre. Mi piace pensare il mio inizio in questo modo. Dispiace che tu l'abbia sentita sul personale. Assolutamente non giudico nemmeno io. Osservo. Osservo soltanto, esprimendo un parere. Buon anno anche a te.

Massimo 17 02/01/2017 - 00:18

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A gare o concorsi.Però rispetto anche i sentimenti degli altri,in una dedica ad una persona che ha subito una perdita dolorosa,non commento il ritmo della poesia,ma il sentimento che l'ha tirata fuori.Quindi ho letto tutto quello che hai scritto tu e per come sono io non giudicheró la tua poesia,perché io non do giudizi,ma neanche me ne vado,perché non temo le tue parole...Perciò ti saluto e aspetto il tuo prossimo scritto per sentire cosa altro hai da dire...Ciao e buon anno...

M.Adelaide Ruggeri 01/01/2017 - 16:23

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Io non me ne vado,non sono abituata a scappare, io mi fermo ad ascoltare a cercare di capire,perché spesso dietro dure paroli provocatorie,si nasconde spesso altrettanto insicurezza...Ho letto alcuni tuoi commenti impostati sulla metrica,sui ritmi,la tecnica,io che non sono assolutamente una poetessa,ma solo una donna,una persona alla quale piace condividere le proprie emozioni buttandole giú in parole senza guardare il modo di scrivere,infatti non ho nemmeno la presunzione di partecipare

M.Adelaide Ruggeri 01/01/2017 - 16:16

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