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FUORI DAL RISTORANTE

- Mi hanno rubato tutto! Tutto! Orologio, gioielli, contanti, carte di cred... le carte! Devo bloccare le carte!
- Calmati, ti prego. Fammi capire cos’è successo. Partiamo dall’inizio. Dunque, eravamo appena usciti dal ristorante…
- Non c’è tempo adesso per le ricostruzioni in stile “CSI”! Prestami il telefono, che mi hanno rubato pure quello!
- Non ce l’ho, devo averlo lasciato a casa… ma non è che l’hai dimenticato pure tu?
- La pianti di dir cazzate?! Secondo te, sarei uscita di casa senza telefono, senza gioielli, senza portafogli? Ma mi conosci? Sono stata de-ru-ba-ta! Lo vuoi capire? Accompagnami a casa ora, che in mezzo a ’sta nebbia non mi oriento. Devo bloccare le carte di credito!
- Già, e suppongo che nemmeno saresti uscita di casa senza vestiti….
- Oddio! Come ho fatto a non accorgermene? Mi hanno drogata, ecco! Mi hanno drogata, derubata, spogliata… forse anche violentata!
- Beh…beh…
- Che cazzo fai adesso? Ti metti a fare la pecora? Invece di startene lì impalato, vai a cercare la macchina, e portami dai carabinieri, alla polizia, al pronto soccorso ma… ma prima di tutto a casa, a prendere l’altro cellulare, che senza mi sento nuda.
- In effetti…
- La pianti di fare lo spiritoso?
- Scusami, ma la situazione è quanto meno strana. La tua teoria che ci abbiano drogati, spiegherebbe tante cose, a partire dal fatto che siamo nudi…
- Cazzo…. cazzo! E’ vero! Sei nudo pure tu! Copriti, non ti vergogni a… a penzolare in ’sta maniera? Sei indecente!
- Sinceramente, devo confessarti che, per una volta, mi sento a mio agio, col mio corpo. Guarda, te lo dico, mi piaccio pure, mi sento bene.
- Cazzo cazzo cazzo! Ti hanno drogato per bene! Un esibizionista sei diventato! Alla tua età poi… però, a guardarti bene… ti difendi ancora… non sei affatto male, sai. Se non fossi così sconvolta…
- Ecco, è proprio di questo che ti vorrei parlare. Non è che voglio fare a tutti i costi il detective, però provare a ragionare sì, mi piacerebbe. Ci sono cose che non tornano. Per esempio, non so come dirlo senza offenderti, ma non pensi… non ritieni… non è che forse anche tu sei un pochino troppo… troppo… fresca, per l’età che hai?
- Che intendi dire?! Guarda che… però… effettivamente… Va’! Va’! Va’ che mani!
- Ecco. Proprio le… mani stavo guardando…
- Oddio, caro! Cosa c’è successo? Ho paura, e ho pure freddo adesso.
- Te l’ho detto, non lo so. Sto cercando di capire, di ricostruire… Dunque, eravamo appena usciti dal ristorante, quando abbiamo visto quei fari sfrecciare verso di noi…



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Opera scritta il 08/03/2018 - 11:44
Da Roberto L
Letta n.958 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Dialoghi serrati e originali...
mi è piaciuto tanto...
chissà se continuerà?!
Bravo!

Grazia Giuliani 12/03/2018 - 22:39

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Grazie mille a tutti per le belle parole, davvero felice che abbiate gradito

Roberto L 10/03/2018 - 17:16

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Mamma mia, grandioso, tragico ed inaspettato. Complimenti. Molto apprezzata

Michaela Patricie Zaludova 09/03/2018 - 18:08

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Tiene con il fiato sospeso dall'inizio alla fine e, col fiato sospeso ti ci lascia...troppo bello...urge un seguito!!!

Maria Carla Pellegrini 08/03/2018 - 18:16

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Beh, qui ci vuole un seguito...Non so perché, ma ho immaginato la scena di un film e mi è venuto in mente Fabio de Luigi che sarebbe perfetto in questi...ehm ...panni!!

Mimmi Due 08/03/2018 - 14:39

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terribile
oppure anche no
un racconto inverosimile, ma estremamente dettagliato, in chiave tragicomica...
perfetto per stile e contenuto

laisa azzurra 08/03/2018 - 13:51

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