OPERA

Era mutato il sole
nelle viscere della terra
l'acqua ribollì, il tempo
costruiva il suo percorso
mentre gli argini morivano
uscendo dal letto
che non riusciva a contenerlo
Non sentivo più, il fiume
rigoglire, non sentivo
più, la sua voce che
rammentava il finire
di quegli anni giovani
dove le spiagge erano pulite
e la paura non c'era
La vita procedeva
con i suoi alti e bassi
ma l'atmosfera limpida era

Opera scritta il 27/06/2018 - 09:35

Da MARIA ANGELA CAROSIA

Letta n.897 volte.

Grazie anche a te Enio. Serena notte

MARIA ANGELA CAROSIA 28/06/2018 - 23:03

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altri tempi purtroppo... ormai la natura è stata vilipesa dall'uomo senza misura. tornare indietro non basterebbero 1000 anni. quanta nostalgia in questa stupenda poesia... brava Maria Angela 5*e grazie per i tuoi commenti

enio2 orsuni 28/06/2018 - 13:01

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Grazie. Buona giornata

MARIA ANGELA CAROSIA 28/06/2018 - 08:42

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Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.

Francesco Cau 28/06/2018 - 06:56

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Nostalgica.... malinconica.... forte nel messaggio è vero il tuo dire..... non arrendersi ne al mondo e ne all'uomo... alla natura dobbiamo .. ma noi la facciamo incavolare quindi giusto subirla senza lamentare e rimboccare le maniche per riparare.
Bello leggerti e grazie per la riflessione che spazia e fa pensare.
Paolo

Paolo Pedinotti 27/06/2018 - 22:22

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Il sole può mutare e così la sua luce, il suo calore, sulla nostra vita...
Bellissima

Grazia Giuliani 27/06/2018 - 13:16

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