All’orizzonte nuvolaglie salmastre portavano su l’odore del mare,
e io ti stringevo a me forte,
perché non ti volevo lasciare scappare.
Preparo i miei attrezzi per la pesca,
le reti, gli ami, tutto ciò che occorre
mentre ti giri e rigiri nel nostro giaciglio,
dove abbiamo consumato ore d’amore.
Poi mi avvicino a te, e ti bacio come se ti dessi una carezza.
Avvampo di gioia nell’averti qui,
e sento la tua mancanza quando non ci sei.
No, non ti lascerò scappare via da me.
Ora il terreno è molle e bagnato,
affondo con i miei stivaloni di para,
attento a non perdere una sola esca.
Il fuoco nel caminetto sarà spento, ormai.
Il mare è leggermente increspato stamane,
rimasugli di bivacchi ci sono ancora sulla spiaggia,
gente che è stata lì non molto tempo fa,
gente che non ha rispetto per nulla.
Mentre pesco penso a te,
alle tue gambe ben tornite,
ai tuoi capelli neri,
alla crudeltà che si cela dietro il nostro rapporto.
Ma non è abbastanza per darci un taglio,
non è abbastanza per dimenticare,
per gioire di un umore balzano,
perché non ti lascerò scappare via da me.
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Molto bello il tuo intenso scenario di sentimenti che si snodano scena dopo scena!
Mi piacerebbe me la dedicassero!