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Il pesce pittore

In mare c’era un pittore chiamato “Lejeux Sonfet”, era un pesce che dipingeva fuori dal mare. Alzava la testa fuori dall’acqua e dipingeva i suoi quadri, che restavano fuori. Non si trattava di tele tradizionali, ma di superfici fluide, come un fondale marino immaginario che solo lui riusciva a vedere. I suoi quadri non erano mai statici, ma in movimento, proprio come le acque su cui nuotava. Ogni pennellata che dava si trasformava in onde morbide, che correvano lungo l’orizzonte.
Lejeux Sonfet era famoso in tutto l’oceano, le sue opere erano ammirate dai pesci di tutte le razze, e tutti volevano vedere le sue creazioni fluttuare. Certi giorni, i pesci di Pescelandia, un piccolo angolo remoto dell’oceano, parlavano di lui. Raccontavano di quando, un giorno, partecipò a una gara per pittori e vinse il primo premio, nonostante fosse un pesce e non un pittore umano. Nessuno si aspettava che un artista marino potesse battere i grandi maestri del pennello, ma Lejeux riuscì a creare una tela di alghe marine che danzavano al ritmo delle correnti, dipingendo così il mare stesso, con sfumature che nessuno aveva mai visto prima.
Ogni giorno, Lejeux inventava qualcosa di nuovo. Un giorno si svegliò con un’idea audace, un pensiero che gli aveva balenato in mente come una corrente improvvisa. Decise di dipingere un quadro speciale e portarlo nel mare, sperando di imprimere su di esso la magia dell’acqua che tanto amava. Con l’opera in bocca, nuotò verso il centro dell’oceano e, con un colpo di pinna, immerse il quadro nelle profondità. Ma appena il quadro toccò l’acqua, successe qualcosa di straordinario.
I colori uscirono dal quadro, come pesci che saltano fuori dall’acqua, e si mescolarono con le onde. Il mare, che prima aveva mille tonalità di blu e verde, divenne un caleidoscopio vivente di colori brillanti e danzanti. Le onde si trasformarono in pennellate che sfumavano in mille toni di arancione, rosa, giallo, e viola. Ogni onda che si infrangeva contro la riva portava con sé un nuovo colore, mentre il cielo sopra si riempiva di sfumature che solo il mare poteva creare.
Il mare prese tutti i colori che esistevano e li inglobò nel suo grande cuore, diventando così un gigantesco quadro vivente, un’opera d’arte che non si sarebbe mai più fermata. Le onde di colori diversi si alternavano, creando un’atmosfera incantata. I pesci nuotavano attraverso queste onde, riflettendosi nei colori che cambiavano continuamente. Era il quadro più grande e più bello che Lejeux avesse mai creato, ma soprattutto, era il suo dono al mare.
Da quel giorno, ogni pesce che nuotava nell’oceano sentiva di far parte di un’opera d'arte. Il mare non era più solo acqua salata, ma un grande dipinto che raccontava la storia del mondo sottomarino, dei suoi colori, della sua vita, della sua bellezza senza tempo. E Lejeux Sonfet, il pittore che un giorno aveva deciso di portare la sua arte nel mare, divenne leggenda, il pesce che non solo dipingeva quadri, ma che li viveva ogni giorno, nel cuore pulsante del grande oceano.



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Racconto scritto il 27/02/2025 - 10:29
Da Glauco Ballantini
Letta n.23 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Molto originale e affascinante!Delicatissimo!

Sofia degli Atti 27/02/2025 - 12:30

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