Sono infiniti i fili
che separano la ragione
dall’apparente morte del pensiero.
che separano la ragione
dall’apparente morte del pensiero.
Erranti scudi in parata
sul mare
il segnale di un’ombra
che si infrange sul petto
di donne al proprio capezzale.
Terremoti che scuotono
e percorrono una linea
per trafiggere le costole
in agguato
sul tempio.
Tormenti e sogni,
incubi e glorie,
qui giace la memoria
di chi colse il sole.
Poesia scritta il 10/02/2015 - 19:45
Letta n.965 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Malinconia e intensa,
Chiara B. 16/02/2015 - 17:44
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Grazie Genoveffa
Lorenzo Arcaleni 11/02/2015 - 16:15
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Grazie Genoveffa
Lorenzo Arcaleni 11/02/2015 - 16:15
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Intensa e significativa,complimenti
genoveffa 2 frau 11/02/2015 - 13:57
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Grazie Giancarlo
Lorenzo Arcaleni 11/02/2015 - 10:44
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Tormento e sogno sempre regnano in un autore, sei molto bravo
giancarlo gravili 11/02/2015 - 09:30
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