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La gabbia...

La gabbia …


Spesso occorre rimuovere
bisogni, desideri del mondo fuori,
per sentirsi liberi dentro,
in quel carcere che a volte è
la propria vita, il vuoto dell’anima
la secchezza di un cuore ormai
esposto all’indifferenza immonda
di umana…gente.
Già quante volte son caduto
sbucciandomi le ginocchia
della mia dignità,
sanguinando lacrime
e piangendo sangue da occhi
arrossati da speme e disperazione.
Parole di conforto
e di sussidio al mio cervello
non arrivano più,
tanto si è indurito, e sordo
il mio ego balbetta
con gli occhi ormai
buoni e umidi ma solo per lui,
quel caro mio amico ;
un cucciolo di cane
bastardo come me
perché ibrido della vita,
nato da due razze diverse
l’amore di chi si dona
e l’egoismo di chi approfitta
e se ne fotte!
Prima o poi uscirò
da questa ……gabbia!


Lucian Capaldo 03 giugno ‘15




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Poesia scritta il 04/06/2015 - 16:42
Da luciano rosario capaldo
Letta n.1436 volte.
Voto:
su 17 votanti


Commenti


Sei bravo piaciuta molto c'è da imparare

barbara lai 07/06/2015 - 11:57

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Solo ora ho avuto il tempo d'accorgermi di non essere riuscito a commentare quest'opera, ma ero impegnato nel terminare un piccolo racconto. Molto profonde le riflessioni contenute nella "gabbia"; una cronologia di una vita passata ingiustamente a marcire dietro le sbarre di una prigione, pur sapendo di essere innocente. L'autore descrive attentamente ogni sensazione di disagio ed accanimento provate da quell'uomo, lasciandogli un piccolo barlume di speranza: "prima o poi... uscirò". Un testo assai doloroso nella sua cruda realtà.

Arcangelo Galante 06/06/2015 - 08:34

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Sempre molto profondo e riflessivo. Bravo davvero, Luciano

MARIA ANGELA CAROSIA 05/06/2015 - 23:19

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******

luciano rosario capaldo 05/06/2015 - 16:15

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Ringrazio tutti per i commenti. Solo una precisazione.Questa è la storia vera di un signore condannato, poi verrà rinosciuta la sua innocenza, a scontare un ergastolo solo perché di colore. Questa persona per superare il male del carcere ha dovuto cancellare tutti i suoi bisogni primari, quelli della vita che avrebbe vissuti fuori. In tale modo non avrebbe sentito il bisogno di vivere fuori, sentendosi così libero all'interno di una cella. Riducendosi quasi ad un cane che solo perché bastardino è costretto a vivere alla periferia . Tutto sommato quel signore di colore rispetto alla società era un bastardo figlio di due razze diverse.
La speigazione è voluta anche per ribadire che io non scrivo mai autobiograficamente ma sono solo un attento osservatore della vita.
Grazie a tutti.

luciano rosario capaldo 05/06/2015 - 15:35

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Credo che per uscire dalla gabbia prima bisogna perdonare se stessi e poi aprirsi agli altri con nuovi occhi

Paola P 05/06/2015 - 15:24

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Ciao Luciano e complimenti!!!
La nostra vita scorre dentro le gabbie, molte volte create da noi, altre da pregiudizi o stupide convenzioni. Il paradosso è che solo ognuno di noi ha le chiavi per poter uscire: ma è una chiave speciale fatta di momenti, talvolta di brusche ma liberatorie decisioni.
Buona giornata!

Millina Spina 05/06/2015 - 13:29

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HOLA LUCIANO se ti può consolare siamo tutti chiusi in una gabbia che può avere molti nomi....egoismo, timidezza, paura,
incertezza, riservatezza....ognuno di questi aggettivi limitano la nostra libertà. C'è sempre la speranza che la nostra prigionia finisca ....anche le prigioni hanno la loro chiave! Adios

Lucio Del Bono 05/06/2015 - 13:23

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Ti lascio un aforisma di William Blake - Poeta, incisore e pittore inglese (1700/1800):
"Un pettirosso in gabbia
scatena in tutto il cielo Rabbia".

Dai tuoi versi... acuta meditazione... espressa intensamente... diligentemente... Lieta giornata


Rocco Michele LETTINI 05/06/2015 - 09:18

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Sempre bravo Luciano.
Ciao Dario

Dario Menicucci 05/06/2015 - 00:03

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Solo la certezza che qualcosa non è
andato perduto
da la speranza per guardare indietro
ed andare avanti

Luca Di Paolo 04/06/2015 - 21:10

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Ohi caro buona sera.... La conosco bene questa tua gabbia, sapessi quanto sono rimasta anch'io intrappolata in essa.. ma poi un giorno ho trovato la forza ad uscirmene....ora vivo intensamente la mia vita lontano da tanti pregiudizi, e da ogni ipocrisia... ma con rispetto, dignità, e in piena libertà. essendo sempre e solo me stessa... Complimenti per questa tua profonda riflessione..E complimenti anche per il merito riconosciuto.. te lo meriti tutto.. Anch'io ci ho sempre visto giusto su di te.. Con un mondo di bene ti abbraccio forte e ti auguro una stupenda serata. Ciao Luciano.

Maria Cimino 04/06/2015 - 19:40

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Uscirne non è facile, per nulla, pur avendo la consapevolezza che l'anima è ingabbiata e mortificata.
Poesia molto espressiva

Daniela Cavazzi 04/06/2015 - 19:39

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Luciano complimenti doppi anche a te, la poesia è una sublime introspezione di te Poeta, il riconoscimento mensile per una Poesia lodevole.

Paolo Ciraolo 04/06/2015 - 18:40

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