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Le storie del Bardo: La Madre

Madame e Messeri che v'adunate,
prestar orecchio dovete
alle historiae del
Bardo Tronco.


I' so' Bardo,
secolar' tronco d'esta
valle di cupo fogliame e
cantore d'orrende
leggende.
Or' voi oggi seduti
al mi' voce v'apprestate
ad ascoltar' 'ella storia
d'una Madre, c'amar'
li figli suoi non volle
e li pose fine su' 'el colle.


Mi n'so qui per
por' elogio a 'ella
crudeltà, ché
so d'altra nobiltà,
ma 'ella Madre mai
fu più immonda.


Madre:
di milioni di figli,
di milioni di facce,
di milioni di stampi,
di milioni di colori.


Li lasciò 'ove
il vento soffia e
teme di farlo.


Dove la terra trema
ché tie' paura.


Dove il mare mareggia,
ché altro non può.


E li figli?


Li figli
s'odiano
s'amano
s'accoppiano
s'ammazzano
s'ingannano
s'infilzano
s'inguerrano.


E voi che sbigottite al
sentir 'esta storia
accorgervi dovreste
di qual luttuoso
teatro sie'
testimoni.
Voi, sudici,
figli di 'na Madre
c'al mondo v'ha
messo e la
v'ha lasciato
senza sdegno.


Ma i' so' Bardo Tronco,
può mai 'n legno
saper il senso
dell'esser' uomo?


Voi figli
ave' compiuto
gesta che in 'esta
selva tutte
riecheggiano, ma dal vento
n'arriva altro
che li folli atti
di fallimento e
colmar' mai
potrete 'ello vuoto
lassato da 'na Madre.


Or' che 'l foco è spento
'ome voi, li occhi
son' chiusi e dormienti.


I' so Bardo Tronco,
noto et amato per
le historie mie
turpi.


Voi sie' figli.
E sie' sol' turpi.




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Poesia scritta il 30/06/2015 - 17:30
Da Pasquale Sazio
Letta n.1006 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


Maria sei davvero sempre troppo gentile, davvero tantissimo! Io ti ringrazio infinitamente. Come ringrazio tutte le persone che mi seguono da sempre o da poco!
A prestissimo e un carissimo abbraccio

Pasquale Sazio 01/07/2015 - 23:31

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Caro tu sei davvero bravo...molto di varo in questa tua poesia, e soprattutto tanto da riflettere.. complimenti!!! ciao Pasquale.

Maria Cimino 01/07/2015 - 22:42

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Rocco, Luciano, Arcangelo. Carissimi.
Siete davvero gentilissimi a lasciare delle parole così sensibili e pure ad un'aspra critica fatta da un vecchio tronco. Non mancherà modo che il Bardo Tronco narri altre vicende di una società, di esseri umani abbandonati da Madre Natura sulla terra a farsi guerra a vicenda, nonostante siano tutti fratelli. Arcangelo, il tuo paragone mi lusinga estremamente.
Un grazie di cuore a tutti e un grande saluto

Pasquale Sazio 01/07/2015 - 15:52

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Venghino siori e siore! M'appresto a raccontarvi una triste storia. Sembra di essere in prima fila, all'interno di un teatro naturale, immerso nel verde d'un cupo fogliame, in cui il menestrello, ben interpretato da un tronco secolare, si accinge a raccontare di folli atti di fallimento e del vuoto lasciato da una scellerata Madre. Pare il primo atto di una tragedia shakespeariana, il Bardo di Avon, che fa da preambolo ad una storia per la quale l'autore vorrà fornirci, se del caso, ulteriori dettagli. Un bel testo, per davvero, intenso nel significato e particolare per testo e stesura. Complimenti!

Arcangelo Galante 01/07/2015 - 14:11

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Grande verità e molto riflessiva questa tua poesia in abili versi scritta.

luciano rosario capaldo 01/07/2015 - 08:45

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Cotanto di vero evinco dal tuo riflessivo verseggio... Che sia per tutti espressione di mutanza... Lieta giornata Pasquale

Rocco Michele LETTINI 01/07/2015 - 07:11

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