Ti guardo dal grigio di un vetro
nell'attesa bruciante di un cenno
allorquando i tuoi occhi intravedo
vi colgo un guizzo, ma non è vero.
Il tuo cappotto rumoreggia lì
dove io passai ieri l'altro
le impronte ancora affondano
al rapido incedere di te.
Quante volte ho grattato quel vetro
affinché si infrangesse sonoro
potrei contarne i solchi
ma ahimè un sistema non c'è.
Conosco solo una maniera
ed allora si romperà una barriera
ma se tu, o tu, non mi guardi
il silenzio avvolgerá le mie dita.
nell'attesa bruciante di un cenno
allorquando i tuoi occhi intravedo
vi colgo un guizzo, ma non è vero.
Il tuo cappotto rumoreggia lì
dove io passai ieri l'altro
le impronte ancora affondano
al rapido incedere di te.
Quante volte ho grattato quel vetro
affinché si infrangesse sonoro
potrei contarne i solchi
ma ahimè un sistema non c'è.
Conosco solo una maniera
ed allora si romperà una barriera
ma se tu, o tu, non mi guardi
il silenzio avvolgerá le mie dita.
Poesia scritta il 30/01/2016 - 01:47Letta n.998 volte.
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