Come vita che ondeggia
mi cullo al calar del sole
imparando l'oscurità
e la solitudine del cuore
mi cullo al calar del sole
imparando l'oscurità
e la solitudine del cuore
Viaggio intorno ai detriti
lasciati da un giorno di luce
immagini sfocate, pensieri perduti
ho bisogno di te che non ho mai conosciuto
Vita che mi prendi tra le mani
che mi lasci cadere nei sogni
abituati a dissolversi coi primi raggi
io ti chiedo ancora del cibo
e vestiti nuovi, una canzone limpida
e leggera
Tu attraversi veloce questo corpo di cera
quasi avessi fretta di sentire
l'odore asciutto delle mie ossa.
Poesia scritta il 08/04/2016 - 09:19
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Commenti
malinconico il tuo viaggio ma l'alba dissolve tutto *****
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM 08/04/2016 - 18:30
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Un diligente decanto che lascia spiragli di speranza per ritrovarsi in una canzone leggera e limpida.
Lieto meriggio.
*****
Lieto meriggio.
*****
Rocco Michele LETTINI 08/04/2016 - 16:00
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Bella nella sua malinconia ma con musicalità dei versi *****
ANNA BAGLIONI 08/04/2016 - 15:40
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Un viaggio oscuro che lascia intravvedere spiragli di luce.bei versi.5*
antonio girardi 08/04/2016 - 13:46
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La sensazioni che evocano questi bei versi sono tante. Dalla malinconia a una visione speranzosa e sognante... Ma, come in un sogno, la vita si dissolve all'alba, quasi beffarda, o addirittura cinica... nel concepimento di questo disegno.
Francesco Gentile 08/04/2016 - 12:41
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molto bella
Angela-Paola Baroni 08/04/2016 - 12:32
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