Giorni vecchi e stanchi, carichi di pesi ed affanni
son sulle spalle, come solchi scavati e non seminati
Sembran tramonti e speri ed aspetti, l'alba del giorno che non viene.
il tempo passa e sempre attendi,e ancora, sempre è notte fonda.
Il tempo fugge scorrendo fra le dita,
nuovi affanni e nuovi pesi
e di aspettare, perdi la voglia...
Sospirando,guardi le stelle e sussurri loro
Si,però, domani è un altro giorno!
Poesia scritta il 06/01/2013 - 18:24
Da Carla Davì
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
alla fine si apre alla speranza che è senza dubbio buona cosa.brava
Claretta Frau 09/01/2013 - 18:37
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Antonio, la tristezza non mi è sempre compagna ... ma spesso m'induce a scrivere,come sfogo dell'anima ...mi sembra di mettere meglio a fuoco i sentimenti e le varie vicissitudini... poi " mi rimbocco le maniche" e riparto con rinnovata grinta ... Grazie per l'incoraggiamento e le tue gentili parole
Carla Davì 09/01/2013 - 17:46
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Cara Stefy, concordo con te è spesso la tristezza che c'induce ad esternare i nostri "mali" interiori ... forse proprio per esorcizzarli un pò ... per poi ritrovare forza e speranza.grazie per il tuo commento!
Carla Davì 09/01/2013 - 17:40
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che dire Carla...mi piace quel tuo "solchi scavati e non seminati"...ti dò un consiglio...non lasciare che l'attesa ti porti via...il tempo fugge, è vero...ma viviamo con serenità o almeno cerchiamo di farlo...la tua tristezza che qui si sente fai in modo che sia almeno alternata da momenti, anche di piccole gioie, ok? comunque non male nell'insieme...a rileggerci..antonio
antonio giraldo 07/01/2013 - 16:36
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