POESIA

Poesia scritta il 01/01/1970 - 01:00

Da

Letta n.1 volte.

Molto bella complimenti Giulia 5*

Paolo Perrone 22/02/2017 - 14:56

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Chissà poi ... sia meglio l'apparente rosea vita tra orchi e false dee o il vivo sottobosco (qualcosa di elisi sono pure a Parigi). Piaciuta, brava Giulia

Wilobi . 21/02/2017 - 23:06

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grande...piaciuta tantissimo.
arriva quasi come carezza...
bello leggerti
grazie

Paolo Pedinotti 21/02/2017 - 15:57

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Cara Giulia, ho letto anche questa poesia profondamente intimistica.
Si percepisce la tua anima che s’apre all’infinito anche se a mio avviso il vero regista è sempre il cuore.
Al di là di quello che hai cercato di rappresentare (riuscendoci tra l'altro) ho trovato questa poesia molto evocativa ed intensa.
Continua sempre cosi...a stupirci e a farci riflettere attraverso i tuoi meravigliosi scritti. Ti auguro di arrivare ai primi posti per gli scritti del mese di Febbraio. Bravissima!!!

Giuseppe Scilipoti 21/02/2017 - 13:30

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Intensa,appassionante e delicata nella sua tenera dolcezza che si avvolge nel suo intimismo, sinceri complimenti per questa meravigliosa perla

brunello pompeo 21/02/2017 - 02:50

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Bella poesia, anche se un po' pessimista.Metafore delicatissime, che accarezzano l'animo.Hai un buon uso della parola, sia in versi, che in prosa

Teresa Peluso 20/02/2017 - 21:54

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CHE NATURALEZZA NEL PROFUMO DEL TUO POETAR.
LIETA SERATA, GIULIA.
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Rocco Michele LETTINI 20/02/2017 - 18:15

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molto bella e delicata mi immagino la rugiada che le accarezza 5*

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 20/02/2017 - 17:14

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Grazie a tutti. Volevo spiegare, lo so non sono stata molto chiara,che ciò di cui parlo è la mia piccola voce, sia come poetessa che come narratrice. Una voce che non vedrà la luce delle stelle ma flebile come quella di una foglia che cade nel sottobosco, dove appunto non è possibile vedere le stelle, come è possibile a quelle che restano sull'albero. Tutto qui.

Giulia Bellucci 20/02/2017 - 15:53

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Si posa nel giardino "degli straordinari"
Così com'è straordinaria questa poesia
Ciao Giulia

laisa azzurra 20/02/2017 - 15:28

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Scenari, paesaggi e stagioni percorse con la sottile capacità della mente a rappresentare sensazioni dove il vuoto e il nulla si contrappongono a fiori che rappresentano stagioni diverse per descrivere stati d'animo diversi di un 'anima alla ricerca di se stessa.

ALFONSO BORDONARO 20/02/2017 - 14:35

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Delicata come fiori che crescono in quel sottobosco!

Ilaria Romiti 20/02/2017 - 14:32

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Le ombre del sottobosco sottolineano, metaforicamente, l'intimo abbandono a sensazioni.. che sembrano sedimentare nell'immobilismo. E tuttavia mi trasmette un delicato senso di speranzosa attesa. Una bella poesia.

Francesco Gentile 20/02/2017 - 13:59

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