POESIA

Lo chiesi al funambolo
ed al suo bilancere,
lo chiesi alla luna
regina delle sere,
allo zoppo
che camminava piano,
alla palla
che girava sul dito,
al giocoliere nano,
alla formica
in cima a un filo d'erba,
a quella strana mela
mezza rossa e mezza acerba
ma, poi lo chiesi a Dio
"No, non te lo darò" rispose
"Poiché ti amo come sei
piccolo e dolce amore mio"

Poesia scritta il 08/04/2017 - 12:23

Da Maria Carla Pellegrini

Letta n.927 volte.

Maria Carla
scrivi delle poesie gioiello
è meravigliosa
proprio come la voce di Dio

laisa azzurra 08/04/2017 - 19:55

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Un pregno d'intenso per elevar la Rettitudine Divina che cerca equilibrio in suo Natural Creato.
Lieto meriggio, Maria Carla.
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Rocco Michele LETTINI 08/04/2017 - 15:00

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be parti con determinazione e finisci con tenera bontà divina 5*

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 08/04/2017 - 13:50

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Grazie Alfonso

Maria Carla Pellegrini 08/04/2017 - 13:30

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L'elenco delle varie figure (persone e animali) racchiudono nel loro gesto una perfezione o un atteggiamento acquisito.
La domanda a Dio di spiegare l'imperfetto vorrebbe dire riconoscerlo e distinguerlo, ma l'amore è sempre per tutte le creature della terra, indipendentemente da come sono.
Ha vinto ancora una volta la bontà divina.
Straordinari versi, Maria Carla, ricchi di intensità.

ALFONSO BORDONARO 08/04/2017 - 13:24

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