Samuele
Quando hai stretto i pugni
come ti ho chiesto di fare io,
non c’è da vergognarsi
ho pianto anch’io.
Ora ponilo nel giaciglio, pare
si freghi il nasino, affinchè
possa cheto sopire.
Poi chiudi gli occhi anche tu,
i miei sono stropicciati …
è tardi, andiamo a dormire.
come ti ho chiesto di fare io,
non c’è da vergognarsi
ho pianto anch’io.
Ora ponilo nel giaciglio, pare
si freghi il nasino, affinchè
possa cheto sopire.
Poi chiudi gli occhi anche tu,
i miei sono stropicciati …
è tardi, andiamo a dormire.
Poesia scritta il 29/12/2017 - 16:05
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Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Tenera,mente Samuele... dolcissima! Buon anno!
Margherita Pisano 30/12/2017 - 22:26
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Molto dolce questa poesia con l'immagine del bimbo che stringe i pugnetti e i genitori che vanno a dormire. Buon Anno da Giulio.
Giulio Soro 30/12/2017 - 12:38
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Una dolce dedica!
Eugenia Toschi 29/12/2017 - 19:46
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Dolcissima...
Grazia Giuliani 29/12/2017 - 19:33
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