RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il nostro Segreto

Eravamo arrivati alla stazione ferroviaria di Antignano da via della Salute, proprio di fronte ad essa, dopo aver fatto un giro fino al Miramare, dove finiva il paese.
Attraversai di corsa il piccolo spiazzo prospiciente alla stazione per essere il primo ad attraversare i binari, lasciandomi alle spalle la scuola elementare, la casetta di servizio delle ferrovie, mio nonno e mio fratello.
Passata la piccolissima sala di attesa, attraversai i binari; ero già oltre il primo, quando, girandomi alla mia destra, scorsi il treno, d’improvviso che arrivava dalla curva del Miramare per oltrepassare la stazione.

Non si sarebbe fermato, né avrebbe rallentato, non era un treno accelerato, come si diceva al tempo dei treni che fermavano a ogni stazione, ma procedeva speditamente. Inclinato, nell’affrontare la curva, sembrava ancora più veloce; le canne che costeggiavano la ferrovia erano sconvolte da suo transito più di quanto non lo fossero per il libeccio che picchiava forte.
Ero là in ... (continua)


Glauco Ballantini 15/01/2016 - 10:18
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Galline, quattro stagioni

“Pio, pio...”

Entravi in casa ed un giorno sentivi che erano arrivati. Le galline comparivano da nonno sotto forma di pulcini dorati che durante l'inverno abitavano in casa, in uno scatolone.
Solitamente venivano posti nel piccolo ingressino, quasi a miracol mostrare, un pigolare continuo. Il posto era anche stategico perchè non ingombravano il piccolo soggiorno e poi erano accanto alla stufa a legna che li teneva al calduccio.
Ne servivano una mezza dozzina perchè la selezione naturale prevedeva che qualcuno non ce la facesse.

In primavera, sbozzolati e rimasti solitamente in non più di quattro, venivano alloggiati in un gabbiotto esterno per acclimatarsi. Ormai erano ingombranti in casa e non potevano più stare nell'angusto scatolone di cartone.
Fuori ad accoglierli il freddo che in alcune notti era ancora pungente perchè la conquista del mondo esterno era dura per galline con la crestina ancora a raso che non erano ancora prontissime per la vita adulta. Ma chi lo è “in qu... (continua)


Glauco Ballantini 16/03/2017 - 15:50
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Mazzarò

Dagli anni settanta ha ampliato le proprietà della sua famiglia.
Ha dapprima ingrandito l'albergo, poi costruito il ristorante al posto della falegnameria e successivamente realizzato dei complessi immobiliari con una ditta messa in piedi in poco tempo.

Soldi e immobili, più ne realizza più cresce in lui la bramosia di allargare le sue attività.
E' la sua personalità in espansione che ne ha bisogno; l'aumento delle proprietà ne è l'aspetto che tutti constatano, una sorta di etica che lo indirizza per la giusta strada.
E lui acquisisce le proprietà come uno Zanni ferocemente mangia.
Senza figli, però, lascerà tutto a parenti lontani che non vedono l'ora che tiri le cuoia.... (continua)


Glauco Ballantini 25/06/2018 - 08:28
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Gabbiani

Undici gabbiani, come una improbabile squadra calcistica, se ne stanno tutte le mattine davanti alla Fortezza Nuova a parlare del più e del meno, impegnati, tutto il resto del giorno, a procacciarsi il cibo in giro per la città.
Chi si è specializzato alla caccia ai piccioni di piazza della Repubblica, chi nell'apertura dei sacchetti della spazzatura incustoditi ed uno, il più snob di tutti, si reca a Montenero, alle cinque della sera, ricevendo dal proprietario della baracchina di souvenir, un piatto di pasta avanzata in casa.
Accanto ai cormorani che si immergono ed alle gabbianelle che svolazzano, però, parlano sempre di quanto era bello cacciare i pesci in mare.... (continua)

Glauco Ballantini 03/07/2018 - 09:43
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L'Albero dei Desideri

Uno scoiattolo, un verme e un uccellino facevano tutti insieme una passeggiata al fresco della piccola foresta vicino al mare.
A un tratto videro un cartello con una freccia, dove c’era scritto: L’albero dei desideri.

Lo scoiattolo corse subito a vederlo, era un grosso pino, tutto storto dal forte vento di libeccio che batteva in quella zona. Arrivato prima degli altri, chiese subito all’albero:
“Voglio una ghianda gigantesca per quando avrò fame”.
L’albero scosse la sua chioma spelacchiata e, quando l’ultimo ago cadde a terra, esaudì il suo desiderio.
Appena avuta la ghianda, tutto contento, ne cominciò a mangiare un pezzetto dopo l’altro.

L’uccellino, vedendo il gusto che lo scoiattolo provava nel mangiare il suo desiderio, preso dal suo istinto e vedendo il verme lì vicino disse:
“Voglio avere il verme in pancia!”
Lo scoiattolo, sorpreso, smise di mangiare. L’albero restò fermo, titubante sul da farsi, ma poi si apprestò a esaudire il desiderio iniziando a muovere la r... (continua)


Glauco Ballantini 16/03/2016 - 11:37
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