RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



I panni sporchi si lavano in famiglia...

Vi racconto una storia non del tutto educativa ed esemplare, ma si tratta di una storia vera, roba di tanti anni fa.

Dovete sapere che da ragazzino, mio cugino Valerio, aveva sempre dato l'impressione di essere una femminuccia, un po' perché portava i suoi capelli biondi molto lunghi,un po' per la sua esilità allarmante.
Non frequentava molto il gruppo dei miei amici,questo per due semplici motivi; primo perché da bambino era sempre stato molto carino, per questo veniva frequentemente apostrofato al femminile, secondo per la prestigiosa figura di stronzo integrale di suo padre, ovvero mio zio.

Il primo ricordo cosciente che Valerio ebbe di suo padre, perché poi si spezza tutto fino al suo diciottesimo anno di età, è il pergolato di Lillà di una osteria di Monte Mario, la «Trattoria Fiore», uno di quei locali con i tavoli di marmo le tovaglie con i quadratini rossi, per intenderci, la figura di suo padre che parlava con tre o quattro amici.
Non si sa bene perché avesse deciso di... (continua)


m c 08/12/2015 - 03:47
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16 Giugno 1944 - Quarta ed ultima Parte

Il suo gemito lacerò l'aria, sollevò le braccia per buttarle al collo di Fred, ma lui si voltò.
Cristi era disorientata, avrebbe offerto la vita se soltanto gliel'avesse chiesta... ma lui la scacciava. Il suo cuore non riusciva a comprendere. Avrebbe voluto urlare, farsi del male e invece scivolò in ginocchio e pianse come non aveva mai fatto.

Fred le voltava le spalle.
– Non togliermi la vita Fred... io appartengo a te – Singhiozzò osservandolo piegarsi a raccogliere qualcosa
Lui parve non udirla e lei, con una soffocante sensazione di orrore, lo vide raccogliere la pipa (La stessa che gli aveva regalato il primo Natale) e frantumarla tra le sue enormi mani.
– Nooo! Non farlo – Supplicò mentre lui aprì le mani lasciando scivolare sull'erba la pipa ridotta in pezzi.

Qualcosa di estremamente doloroso originò in lei una violenta vertigine. Una pena intollerabile le annebbiò la mente e per alcuni istanti volle credere che stesse sognando. Poi, scossa da singhiozzi di disperazion... (continua)


m c 25/11/2015 - 11:25
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Un Natale in montagna

Questa storia risale a moltissimi anni fa, quando avevo circa otto o dieci anni.
Ne è passata d'acqua sotto i ponti, eppure, quell’indimenticabile notte di Natale è ancora viva nei miei ricordi.

Quell’anno l’inverno si era presentato con tutte le carte in regola, e quella sera faceva un tempo talmente brutto che a guardare la montagna c’era davvero da spaventarsi.
Era un susseguirsi di tuoni che scuotevano la casa fin nelle fondamenta e quando il fulmine illuminava la vallata, si poteva vedere la bufera di neve che torturava gli alberi.
La neve, frammista a grandine ed acqua, crepitava sui vetri della finestra, ed io, in piedi su di una sedia e stretto al caldo abbraccio di mia madre, guardavo con il fiato sospeso quella scena terribile.
Il contatto mentale con quello sconvolgimento mi frastornava e mi pesava sugli occhi come scaglie, ma quello che più mi torturava e mi torceva lo stomaco, non era la paura del fragore dei tuoni o del balenio dei fulmini che solcavano il cielo, m... (continua)


m c 13/11/2015 - 16:05
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Ghost, un gatto tutto particolare di una famiglia speciale.

Durante il Natale del 1976 conobbi Ghost, un gatto nero della razza Maine Coon, lui era il gatto della fattoria del mio amico Alan Gagnon, ed è inutile ricordarlo ma era il gatto più buono, invisibile ed anticonformista con cui abbia mai avuto a che fare nel periodo che trascorsi come ospite della famiglia Gagnon.

Loro hanno sempre avuto in casa un animale… in questi ultimi anni hanno quel girandolone di Mosè un Husky bellissimo.
Ma torniamo al gattone, per la verità ad osservarlo, le poche volte che si vedeva mentre gironzolava per l'aia, non sembrava poi così diverso dagli altri gatti di campagna a parte la taglia extra large... ma sotto, sotto era diverso... ad esempio, lui non amava inseguire né lucertole né grilli, non faceva mai dispetti alle galline o alle papere del cortile e non preparava mai agguati ai passerotti che si posavano sui davanzali, ma soprattutto non gli piaceva dare la caccia ai topi, anzi, a dirla di buzzo buono, tra tutti gli animali della fattoria i topini... (continua)


m c 15/11/2015 - 01:46
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16 Giugno 1944 - Prima Parte

Quella mattina, a causa dell'insolito comportamento di Cristi, che sembrava fare ogni cosa con una esasperante flemma, uscirono di casa quando il sole aveva già fatto capolino sulla linea dell'orizzonte.
– Ehi pulcino, – Gridò Fred per l'ennesima volta dal giardino – vuoi finirla di trastullarti?
Senza concedere risposta lei proseguì nel suo insolito tran tran, decidendo di uscire di casa e seguirlo, soltanto quando lo sentì sbuffare e borbottare alla sua maniera.
– Cos'avevi da gingillarti? – Chiese lui sentendola trotterellare dietro di se e voltandosi a guardarla
– Nulla! – Rispose lei arrestandosi – Dai cammina
Da allora e per l'intera mattinata non si scambiarono una sola parola. Fred riprese a trascinare con il trattore le grosse radici estratte dal terreno il giorno precedente, mentre Cristi proseguì nella concimatura del campo sotto la collina.

(Per la verità era già accaduto che il lavoro li separasse per l'intera giornata, ma mentre le altre volte lei trovava sempre... (continua)


m c 22/11/2015 - 09:33
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