RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Arijane.

Ansia nervosa era quella che le rodeva il cuore: si infiltrava malignamente e ne scarnificava le cavità. Trovare le parole giuste era diventata una piccola vittoria personale: che fossero molte e trepidanti o ermeticamente brevi non era importante. L'importante era scriverle, rispondere, ribellarsi. Era un infinito spezzato capace di comunicare solo a versi eppure, se avesse pensato a tutti quelli che freneticamente le invadevano le meningi e lì restavano imprigionati, si sarebbe meravigliata: la scarsa autostima le calzava a pennello e non per scelta. L'amor proprio si conquista. Stava conducendo questa piccola battaglia personale in uno stato di guerra, con Hobbes nel cuore e i piedi in riva al mare. Era stata ferita, pugnalata, spinta a terra: si era ritrovata a guardare un grosso cielo nuvoloso con rabbia esplosiva. Aveva gridato maledizioni e impallidito quella distesa grigia che vorticava sopra di lei. Ma poi aveva capito, aveva pensato. Un piccolo spiraglio nella sua mente affol... (continua)

Giulia Cacopardo 12/08/2017 - 13:08
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In quei fissi occhi gialli.

Fu il culmine della disfatta, un segno mitico ed impensabile, sotto una melma viscosa, puntinata di gocce di latte. Incontrai te, il pelo sporco e il miagolio continuo: a intervalli di tempo regolari mi stordivi con il tuo bisogno d'aiuto, come un lamento e riempivi il vuoto dei passi lasciati da uno sconosciuto, frettolosamente sovrappensiero. Irrompevi con i tuoi contorni nell'aria vibrante che ci abbracciava ed io, di fronte a te, mi riducevo ad una comparsa; quegli occhi gialli mi avevano rapita e trascinata nel tuo mondo. Nonostante lo spazio obbligato per necessità di sopravvivenza, a cui entrambi non eravamo disposti a rinunciare, l'odore della tua paura invase le mie narici; mi avevi avviluppata, i miei movimenti seguivano ai tuoi. Per pochi secondi smettesti di miagolare e provasti ad avvicinarti, una zampetta avanti e l'altra ancora dietro, incastrata alla terra: ti stavi muovendo in direzione di un nuovo futuro (che ti avrebbe spaventato) ma il passato ti tratteneva, l'esper... (continua)

Giulia Cacopardo 19/07/2017 - 23:57
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Se vuoi entrare nella mia vita.

Se vuoi entrare nella mia vita non farlo a passo spedito, ritmando i tuoi passi a mo' di fanfarone che sfarfalla persino nei pensieri del proprio cuore. Se vuoi entrare nella mia vita non farlo di soppiatto, strisciando, viscido, per non farti sentire, insinuandoti nelle più profonde cavità del mio cuore come un ladro, pronto a sottrarmi me stessa. Se vuoi entrare nella mia vita non chiedere "permesso" e non contare i miei difetti ma piuttosto siediti accanto a me e gustati questa meridiana distesa blu: allorquando ti sarai seduto, abbandonati al cuore e all'anima e potrai guardare anche tu, occhi negli occhi, il mare. Solo quando ti ritroverai sorpreso, parte di un infinito blu che ti sommerge ma non ti annega, solo in quel momento potrai entrare: non lasciare la porta aperta.... (continua)

Giulia Cacopardo 22/07/2017 - 10:32
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Senza criniera.

C'è dell'arte in questi cuori selvaggi, in queste poesie su commissione e nelle loro convinzioni feline di poter superare ogni ostacolo ed essere un lampo di luce in un vuoto malinconico, perché di vuoti ce ne sono tanti. C'è dell'arte in queste anime ribelli che cercano di farsi sentire senza urlare, che indossano il senso di rivoluzione a testa alta e si trascinano su questa terra che credono propria. C'è dell'arte nell'essere giovani senza criniera e non diventare carne da macello per fauci accanite. C'è dell'arte nel nostro bruciare e credere che la vita sia tutta qui, nel nostro stringere gli occhi per un'emozione troppo forte, stringere le gambe al petto, stringere il mondo in una mano per paura di guardarlo. C'è dell'arte nel far finta di non essere noi, nell'appassire e poi rinascere, perché noi esistiamo. E sì, stiamo qui a combattere ognuno la propria battaglia, a parlare lingue diverse per paura di essere capiti, a guardare oltre il nostro sguardo aspettando che qualcuno fac... (continua)

Giulia Cacopardo 25/07/2017 - 15:24
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Arijane, parte I.

Agitava il caschetto biondo e rideva col cuore in gola. Si portava dolcemente le mani al petto e la testa indietro:
"No, ti assicuro, non è affatto così!" sibilava goffamente tra una risata e l'altra, gesticolando in maniera incomprensibile. Era una risata incontenibile la sua, in grado di squarciare anche l'animo del più impassibile. Declinava un invito e dopo aver salutato energicamente l'amica, Arijane procedeva spedita, calzando due occhiali da sole squadrati e neri, piccoli piccoli: sembrava che fosse uscita da un film anni 60 e calpestasse allegramente l'asfalto, sbuffando tra un tiro di sigaretta e l'altro. Era una tipa complicata Arijane, che riusciva a lasciarsi dietro solo mozziconi di sigaretta e desideri irrealizzabili. Poteva contare sulle dita di mani e piedi sogni infranti e sbronze del venerdì sera. Eppure la signorina Arijane camminava spedita e aspettava il bus impaziente. Brillava sotto un cielo nuvoloso e piangeva col sole. Era ambiziosa e si credeva inv... (continua)

Giulia Cacopardo 05/02/2018 - 18:03
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