RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Quel fermaglio di osso

Sono in cucina, mi accingo ad aprire il frigorifero, raccontandomi la scusa di farlo solo per soddisfare la curiosità di vedere come siano stati sistemati gli alimenti in ogni scomparto. Mentre apro l'anta, sento qualcosa che mi pizzica dietro il collo, e subito riconosco la mano birichina di mio padre che si diverte a tormentarmi.
<<Non ricordo più l'ultima volta in cui ti ho detto che odio che tu mi dia i pizzicotti sulla nuca>>. Mio padre sghignazza (incredibile a dirsi) e risponde <<E allora smetti di ripeterlo>>. Sospiro e sbuffo, riprendendo la mia "osservazione" all'interno del frigo.
<<Lo sai che mi sento davvero fortunato ad avere una figlia come te?>>. Ok, ricevuto, oggi non posso spiluccare nulla in santa pace. Mi giro verso il mio vecchio, che ha tramutato la sua espressione da "showman del momento" a "agnellino innocente". Fregatura in arrivo per me, per intenderci. <<Cosa ti serve?>> vado al... (continua)

Rosalba Caraddi 17/07/2014 - 19:51
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Seduta su una valigia

Sistemo le ultime camicie in una valigia già stracolma, ed ecco che ora sì, beh, è arrivato il momento di chiuderla. Sfodero una trovata geniale e vecchia come il mondo, quindi con l’aiuto dell’innegabile peso piuma del mio non proprio minuscolo didietro, che in altri momenti mi fa disperare ed in questi casi ringrazio le circostanze genetiche che hanno voluto che lo avessi, sormonto il malcapitato bagaglio e la cerniera lampo va che è una bellezza. Rimango seduta per un po’ in questa posizione, a metà tra un pensatore e ciò che sono veramente, cioè una perfetta idiota che rimane col sedere poggiato su una valigia fissando il pulviscolo.
Eccolo lì, sta salendo, rapido come un freccia rossa.
Oh no proprio adesso, accidenti! Non l’ho avvertito fino a questo momento, ed ora che ho così tanto da fare.. ma sì, me lo godo questo magone improvviso ma nient’affatto inaspettato.
Mi aspetta un viaggio lungo 6 mesi, 10 giorni e oltre 2000 km, che ho atteso a piena gioia e a pieno tutto, capa ... (continua)

Rosalba Caraddi 03/03/2015 - 01:21
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Perchè lo hai fatto?

Andrea lo guardava mentre, furioso, sbatteva il bicchiere sulla tavola mezza sparecchiata, nel più consueto disordine del dopo pranzo. Quel disordine fu in quel momento una specie di conforto per questa donna minuta, graziosa, dai lineamenti del viso rudi e grinzosi che mal si armonizzavano con tutto il resto. Ma lo scompiglio della cucina fu l’unica cosa tranquilla di quel pomeriggio.
<<Non guardarmi con quegli occhi, non osare farlo>> strillava il marito.
<<Ho questi occhi soltanto, come dovrei osservarti?>> rispose lei senza scomporsi, ma solo apparentemente.
<<Non di certo con gli occhi di chi si trova di fronte a un povero imbecille che sbraita senza una ragione valida. O peggio, con gli occhi della paura>>.
La voce delirante e isterica del marito riempì Andrea di un senso profondo di compassione. Com’era bello Giovanni, con quei capelli ancora tutti interi sul capo, e gli zigomi dirompenti che contornavano uno sguardo fiero e intelligente... (continua)

Rosalba Caraddi 23/02/2015 - 04:02
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La mia Napoli

Il volto di Napoli che io amo ha la fresca risata dei bambini avvolti in cappottini rossi che si insudiciano con le briciole di pane date ai cani per placarne i guaiti. Questa città si regge sui piedi dei giovani che si rincorrono nascondendosi in quei vicoli da cartolina che odorano del bucato pulito, steso ad asciugare sui terrazzi di case in cui ogni inquilino sembra perennemente dormire, fin quando, all’improvviso, tuona una voce dall’interno intimando a quei ragazzi “scugnizzi” di abbandonare il campo.
E mentre si sale su per strade martoriate dagli pneumatici delle auto o dalle suole di scarpe rumorose e irrequiete, si incrociano uno per uno gli sguardi di chi quelle vie le conosce bene: di una studentessa che, borsa a tracolla, parla al cellulare superando la soglia di decibel consentita, perché ogni napoletano ha sempre l’impressione che la propria voce non giunga abbastanza chiara alle orecchie dell’interlocutore; dei proprietari dei negozi di articoli “scaccia-malocchio”, i... (continua)

Rosalba Caraddi 13/03/2016 - 15:58
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La crisi del quarto di secolo

Voglio ricordarmi di questa sera, nei giorni a venire.
Voglio sentire nuovamente quell’enorme peso sullo stomaco, in altra maniera non so definirlo.
Ho quasi 26 anni, li compirò in un novembre che, so per certo, arriverà prestissimo. Eppure non li attendo fremendo. Come l’hanno chiamata? Ah sì, la crisi del quarto di secolo, o giù di lì. Quel momento di smarrimento che coglie l’essere umano quando sente che i 30 anni si avvicinano, e allora giunge impetuosa una incredibile fretta di stabilizzarsi, di raggiungere alla velocità della luce un equilibrio invidiabile tipico di chi è ormai adulto.
Perché è stato come saltare da un trampolino molto alto, e ora mi trovo a galleggiare in un mare freddo, vastissimo, e non sempre cristallino come vorrei. E so che come me ci sono tanti giovani “nuotatori”, perché sento il rumore dell’acqua smossa dalle loro bracciate. Siamo tutti l’uno al fianco dell’altro, c’è chi annaspa, c’è chi si mantiene perfettamente a galla come fosse stata da sempre l... (continua)

Rosalba Caraddi 30/08/2015 - 01:21
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