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Cattive abitudini

Le cattive abitudini, si sa, sono proprio dure a morire, tutti ne siamo vittime, nessuno escluso.
C'è chi fuma, c'è chi beve e si ubriaca, c'è chi dorme troppo, c'è chi è pigro oppure chi si mangia le unghie...
Le mie quali erano? Presto detto.
Mi vergogno nel fare questa confessione, ciononostante voglio vuotare il sacco, dal momento che fortunatamente ho risolto.
BESTEMMIARE e dire PAROLACCE risultavano il mio cruccio.
Non ero un tipo dalla bestemmia facile, ma che bestemmiavo facilmente, ahimè questo sì. Stesso discorso con le parole scurrili.
Ogni qualvolta che qualcosa andasse storto, puntualmente mi uscivano a raffica, come una mitraglietta, in certi contesti le sparavo a colpo singolo.
Mi capitava persino nelle situazioni meno spinose, più futili insomma.
Esempi? Ah, ne potrei fare bizzeffe!
Un giorno, mentre stavo montando un ventilatore, mi cascò a terra una piccole vite, e non riuscendo più a ritrovarla… et voilà, giù i santioni a go go.
Oppure una mattina, in ritardo cronico per andare al lavoro, la macchina non voleva proprio saperne di partire, però le imprecazioni e i bestemmioni, beh... quelli invece partirono eccome e per giunta di gran carriera.
Un'altra volta ancora, per strada pestai una escremento di cane, lì ci fu solo una bestemmia. Perlomeno fu a tema.
Ok mi fermo qui, credo di aver reso l'idea.
La questione esasperava amici, colleghi e familiari, in particolar modo quella povera donna di mia moglie che non si stancava mai di ammonirmi.
«Smettila di bestemmiare e di dire brutte parole come un dannato, non siamo all’inferno, hai capito?»
Capivo perfettamente la situazione, sapevo che era una brutta cosa, tra l’altro mi promettevo e mi ripromettevo di non farlo più. Purtroppo immancabilmente ci cascavo.
Ero comunque deciso a trovare una soluzione.
Le avevo sperimentate tutte, comprai addirittura un saggio di 400 pagine dal titolo “Come non imprecare più e vivere felici.” e nonostante mi prodigai a leggerlo con estrema attenzione, i risultati furono assai deludenti.
Questa fu ed è la prova tangibile che i saggi molto spesso vengono scritti da persone che magari pur avendo affrontato o vissuto direttamente problemi di questo genere, vogliono far credere ai lettori l’esistenza di una specifica cura efficace, e allo stesso tempo desiderano nonché sperano di intascare più soldi possibili con la vendita dei loro libri.
Praticamente dei finti e furbi ottimisti, che dietro una ben nascosta frustrazione, cercano di iniettare dosi di positività condite di speranza, per poi alla fine non cambiare assolutamente nulla, se non far buttare inutilmente al vento una quindicina di euro.
Successivamente provai con lo Yoga, fondamentalmente un’altra inutile perdita di tempo. Non sapendo più cosa fare, mi ero praticamente rassegnato.
In maniera inaspettata, fu Marta la mia amata figlioletta a risolvere la mia condizione e per giunta sotto Natale, precisamente una settimana prima delle feste.
Tanti anni fa un caro amico mi disse:
«I bambini ne sanno più dei grandi!»
Confermo la veridicità di queste sue parole.
In quel risolutivo pomeriggio di Dicembre, io e la piccolina stavamo allestendo l'albero di Natale, ovviamente l'occasione di dare il meglio di me non mancò affatto poiché con le maledette palline bastava un movimento errato col braccio, con la mano, con la gamba, col dorso o con un fianco che tendevano a cadere e a rimbalzare in ogni angolo del soggiorno.
Un paio si sbrecciarono e a causa della stizza altre due palle andarono in frantumi. Le mie!
Marta con fare tranquillo e paziente mi aiutò a raccoglierle dal pavimento per rimetterle nell'albero, finché alcune ore dopo, completammo l’addobbamento.
Il risultato fu eccellente, la decorazione ci apparve addirittura meglio dell'anno prima. Mia moglie avrebbe visto il tutto in serata appena tornata dal lavoro.
«Martolina, ce l'abbiamo fatta!» esposi con ritrovato buonumore.
«Ora vieni qua che ti do un bel bacio.» soggiunsi.
«No, questo no!» protestò mia figlia con un faccino serio serio.
«Ma sono il tuo papà, perché non ti posso dare un bacino?» le domandai incredulo.
Quella sua riluttanza mi spiazzò letteralmente.
«Lo so che sei il mio papà, semplicemente non mi puoi baciare!» mi rispose prontamente.
Perplesso e sempre più turbato le chiesi nuovamente il perché.
«Perché hai la bocca sporca con tutte le parolacce e con tutte le bestemmie che hai detto e che dici sempre.» affermò candidamente.
Restai impietrito ed alcuni istanti dopo mi accorsi che finalmente ero “guarito”.
Con poche semplici frasi, unito a quel suo tipico atteggiamento innocente e sincero, la piccola Marta aveva smosso il mio cuore tanto da farmi diventare immediatamente una persona migliore.
Da quel pomeriggio in poi non bestemmiai più, e diedi un taglio persino con le parolacce. Anche se... ogni tanto, un porco zio mi scappa!



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Racconto scritto il 08/09/2016 - 08:13
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.1109 volte.
Voto:
su 8 votanti


Commenti


Però, avrei scommesso che avessi figli! Forse mi sono fatto quest'idea dopo aver letto uno dei tuoi ultimi racconti, quello sull'areo rosso di babbo natale. Sei una sorta di spugna allora, grandissimo osservatore della vita di tutti i giorni.

Seby Flavio Gulisano 01/05/2019 - 12:38

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Ciao Seby, sono molto legato a questo racconto perchè risulta il primo in assoluto cioè da quando decisi di pubblicare i miei testi online e di mettermi alla provola, emh, alla prova con altri.
Condivido: i bambini suggeriscono idee, soluzioni e anche ispirazione per noi amanti della scrittura e della lettura.
Hai tre figli? Che bello, io adoro i bambini.
Mentre io, per dirla alla Mike Bongiorno de "La Ruota della Fortuna" sarei... quota a zero!

Giuseppe Scilipoti 01/05/2019 - 11:35

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I bambini sono geniali nel trovare soluzioni. Io ho 3 figli e sono i miei fidati consiglieri. A volte basta solamente una situazione, una parola, per sbrogliare la matassa. Motivo per cui reputo il racconto molto credibile e ben scritto. 5 stelle!

Seby Flavio Gulisano 01/05/2019 - 11:07

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Ciao Santa, mi permetti una parolaccia di origine sicula?
"Minchia, che commento gradito!
Con i racconto "Cattive abitudini" rispetto a "L'uomo dalla bocca sporca" ho cercato di scrivere una storia leggera col tentativo non di esortare al cambiamento totale ma almeno con la speranza che si possono cambiare appunto le abitudini non buone.
Una volta uno mi disse:
"La Speranza è eterna!"
A parte ciò ho voluto scrivere un racconto umoristico e che facesse sorridere il lettore, specie nel finale.

Giuseppe Scilipoti 16/01/2019 - 08:39

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Si è vero l'argomento sia di 'L'uomo dalla bocca sporca' e questo è sovrapponibile a questo. Le parolacce non sono belle ma a volte ci stanno fino ad un certo limite ovviamente. Sulle bestemmie non transigo, non le ammetto in nessun caso. Il racconto mi è piaciuto moltissimo ed il finale mi ha letteralmente conquistata. Bravo bravo.

santa scardino 15/01/2019 - 23:38

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Grazie Marirosa, essendo uno dei primi racconti mai pubblicati si tratta di uno scritto senza infamia e senza lode.
Nel prequel che ho pubblicato qualche giorno fa ovvero 'L' uomo dalla bocca sporca' si mantiene sulla stessa linea ovvero principalmente di divertire senza alcuna pretesa letteraria.
Un abbraccione.

Giuseppe Scilipoti 24/09/2017 - 11:56

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Letto con piacere e tutto d'un fiato. Scritto molto bene, e giusta conclusione, per ora, immagino, dell'altro racconto che ho letto. 5* e Buona Domenica!

Marirosa Tomaselli 24/09/2017 - 09:34

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Cara Mirella anche te un infinito grazie per il benvenuto, per aver letto il mio racconto e...per le cinque stelle!Cinque addirittura! Wow che onore!!! Il racconto non è proprio autobiografico, però si ispira vagamente ad un fatto reale. Molti mesi fa, mi trovato al parco,quando vedo un nonno con un nipote!Il nipote pestifero,lo fa disperare e il nonno comincia a bestemmiare come un turco.
Il nipote gli disse testuali parole:
"Nonno non bestemmiare uffa,sennò quando muori Gesù non ti vuole"
E da questo episodio mi sono ispirato a "Cattiva abitudine" Nei prossimi giorni vedo di pubblicare altri racconti e spero di non deludere. Grazie, grazie di cuore e per aver dato una possibilità al mio componimento.

Giuseppe Scilipoti 08/09/2016 - 20:36

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GIUSEPPE....bellissimo il tuo racconto e ti confesso anche divertente, sarà che le parolacce delle volte fanno anche ridere...guarda nei film comici. Ma tu sei uno sboccacciato pentito, grazie a quell'angelo della tua bambina e ne sono felice anch'io perche qui abbiamo l'usanza di donare stelle ed ora che ti sei guadagnato il Paradiso lo riempirai di stelline. Le mie 5* sono gia tue... e BENVENUTO Ciao

mirella narducci 08/09/2016 - 17:53

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Rocco ti ringrazio per le parole che hai speso per il mio racconto e per il caloroso benvenuto qui su oggiscrivo . HO scritto un modesto numero di cose che fino ad oggi ho tenuto nel cassetto...gradualmente vedrò di postare tutto in questo ottimo sito. Magari inserirò un componimentoal giorno. Amo scrivere, leggere e commentare. Viva la letteratura e viva la cultura sono sicuro che mi troverò molto bene in questa community.

Giuseppe Scilipoti 08/09/2016 - 13:45

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BENVENUTO TRA GLI AMICI E LE AMICHE DE LA CASA DI OGGISCRIVO GIUSEPPE.
ESORDIO... CON UN SENSIBILE QUANTO RIFLESSIVO RACCONTO... SEGUITATO CON PROFESSIONALITA' LETTERARIA.
IL MIO ELOGIO E IL MIO LIETO MERIGGIO.
*****

Rocco Michele LETTINI 08/09/2016 - 13:13

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