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La ragazza della vetrina (Terza parte)

Terminato il suo corso, Marta tornò da Milano.
I miei cambiamenti mi si leggevano in faccia. Notò che me ne stavo sopra le nuvole, che ero assente e distratto, come in trance, assorto piacevolmente nei miei pensieri e soprattutto non reagivo più ai suoi sbalzi di umore.
Marta si insospettì e durante una passeggiata al parco mi chiese, anzi mi urlò: «Ma non è che ti piace un’altra? Chissà che cazzo hai fatto in queste settimane mentre ero al corso… Dimmelo: chi è questa puttana?»
Sentendomi aggredito così bruscamente mi vidi costretto a reagire e a perdere il controllo, così le risposi iracondo:
«Ti consiglio di darti una calmata, mi stai rompendo le palle e poi… da che pulpito parte la predica? Effettivamente una puttana c’è ….e quella sei tu!!! Ti piaceva farti scopare da Florentin…eh?»
Mi mollò uno schiaffò e se ne andò urlandomi cose terribili e spregevoli.
Mai vista una reazione così violenta da parte sua. Non capii se la urticò di più il mio “puttana” o il fatto che le rinfacciassi il suo tradimento.
Piansi molto quella sera, lo schiaffo ebbe però la nota positiva di farmi scendere dalla nuvoletta soffice in cui mi ero rifugiato da settimane e allo stesso tempo di portarmi ad una profonda e sana riflessione.
C’era da prendere una decisione: o Marta o Valeria.
Io di Valeria a livello caratteriale non sapevo nulla, intuivo al massimo che era una brava ragazza.
Gli sguardi parlavano da soli, ma il rischio di prendere una cantonata risultavano molto elevati, ma ciò non mi toglieva dalla testa “La ragazza delle Vetrina”.
Decisi di aspettare ancora e di non prendere decisioni affrettate, volevo valutare alcune cose, anche se in verità Valeria partiva più avvantaggiata rispetto a Marta. Ma un’amara sorpresa mi aspettava e si presentò proprio il giorno dopo.
Come di consueto, andai a prendere la colazione, e una volta davanti al negozio di abbigliamento, per mia sfortuna, non la vidi, idem al ritorno.
«Forse oggi non è venuta» pensai con delusione.
Ripassai a fine giornata lavorativa e, poi, nei giorni a venire, ma non ci fu proprio modo di vederla. Un’oscurità si fece subito spazio nel mio cuore e nella mia anima come in un tetro presagio.
Una settimana dopo notai una nuova commessa, intuii allora che Valeria non lavorava più in quel negozio e che quella specie di lungo palo anoressico dai capelli biondi aveva preso il suo posto.
Passare e ripassare davanti a quella boutique non era più la stessa cosa, al posto di quella bellissima creatura dagli occhioni marroni, vedevo riflettere sul vetro solamente la mia immagine.
Su Facebook, Valeria pubblicamente non scrisse nulla, e mi vidi costretto a chiedere informazioni via chat a Evaristo. Mi disse che la conosceva e, talvolta, si sentivano. Mi rivelò che il franchising di abbigliamento per cui lavorava, aveva una sede in centro città e lei vi era stata trasferita, confermò inoltre, come il mio subconscio sperava da sempre, ovvero che era single.
Ritornai alla mia solita vita ma sotto una prospettiva diversa.
Prima di Natale io e Marta ci riconciliammo, ma la pace durò poco, difatti già dai primi giorni nell’anno nuovo, gli scontri ricominciarono, ma senza accorgermene mi ero fatto più volitivo.
Negli ultimi sette mesi imparai innanzitutto il rispetto per me stesso e imparai che per una stronza del genere non bisogna assolutamente versare alcuna lacrima.
Mi mancava però solo di essere più giulivo, spensierato e, cosa più importante, finalmente felice.
Andavo a sbirciare saltuariamente il profilo di Valeria, ma non interagiva molto con il suo profilo Facebook e non sapevo novità su di lei. Non l’avevo dimenticata e non volevo dimenticarla.
A Luglio finalmente decisi di mollare Marta. Mi vennero dei sospetti che si rilevarono fondati, quando notai che stava sempre davanti al PC e messaggiava spesso con il cellulare, dicendomi che lo facesse con la sorella, la cugina, il nonno, etc.
Come le volte precedenti, attraverso indagini accurate nonché approfondite scoprii che la “puttana” in questione frequentava ancora Florentin, pensavano di farmela sotto il naso e agire indisturbati.
A tal proposito cominciai a fare due più due soprattutto quando iniziò a passare due weekend al mese presso una fantomatica amica che viveva a 100 Km dalla nostra città..
Le mandai un ultimo SMS prima di cambiare il mio numero di cellulare:



‘La divina Commedia fu scritta nel 1300…son passati tanti secoli e sicuramente l’inferno si sarà aggiornato con dei nuovi gironi. Un giorno io finirò nel girone degli stolti e degli sprovveduti, tu invece in quello delle manipolatrici. Non so quale punizione ci toccherà, ma mi piace pensare che il tuo inferno sarà peggiore del mio!’



Furono necessarie alcune settimane per riprendermi, finché una mattina, andai spedito nel profilo di Valeria col chiaro proposito di mandarle una richiesta di amicizia e ovviamente di conoscerla in maniera concreta.
Purtroppo ricevetti un durissimo e dolorosissimo colpo al cuore poiché ero arrivato sfortunatamente troppo tardi.
Valeria aveva cambiato il suo classico selfie a favore di un’altra foto insieme ad un’altra persona.
Era il suo nuovo ragazzo, fisicamente molto diverso da me, un bel ragazzo, niente da dire.
Stavano abbracciati, con le loro facce unite e sorridenti guardando l’obbiettivo, e in risalto c’erano come sempre gli occhioni di Valeria che sprigionano scintille dal suo spettacolare volto. Aveva pure cambiato look, i suoi capelli erano tagliati corti ma sempre color cioccolato al latte.
Anche nell’immagine di copertina comparivano insieme, si baciavano davanti a un tramonto da cartolina.
Rimasi sconcertato e disorientato al punto da non riuscire a credere ai miei occhi, dovetti a malincuore rassegnarmi ed andare avanti.
Giunsi ad una conclusione:
Il tempo guarisce o sarebbe meglio dire lenisce e attenua tutte le ferite, ma una cosa è certa: IL TEMPO NON ASPETTA NESSUNO.
Ad ogni modo dopo aver lasciato Marta, la mia carnefice, il mio corpo fu invaso da una nuova luce e da nuova linfa vitale, ero pronto a ricominciare non solo a vivere ma anche ad amare.
Di Valeria sempre e comunque mi resta e resterà un bellissimo ricordo.
In poco tempo, con i suoi sguardi così intensi e pieni di calore era riuscita a sciogliere l’iceberg che ero diventato, era riuscita a portare una luce accecante che permane ancora oggi, era riuscita a farmi capire quanto la vita fosse bella e quanto il mondo non si limitasse solamente a Marta, era riuscita a dare uno scossone alla mia anima, a “svegliarmi” gradualmente dall’incubo che stavo vivendo ed era riuscita a farmi diventare un uomo migliore e soprattutto più forte e tenace.
Dirle grazie non sarà mai abbastanza, gli sguardi di Valeria hanno contribuito non poco a cambiarmi la vita.
Ancora oggi fantastico su come sarebbe andata se ci fossimo conosciuti, forse oggi sarebbe la mia ragazza, mi piace immaginare che saremmo stati felici come in quel sogno in cui ballavamo sotto la pioggia e con la musica di Gene Kelly in sottofondo.



Doo-dloo-doo-doo-doo


Doo-dloo-doo-doo-doo-doo


Doo-dloo-doo-doo-doo-doo


Doo-dloo-doo-doo-doo-doo...



I'm singing in the rain


Just singing in the rain


What a glorious feelin'


I'm happy again


I'm laughing at clouds


So dark up above


The sun's in my heart


And I'm ready for love


Let the stormy clouds chase


Everyone from the place


Come on with the rain


I've a smile on my face


I walk down the lane


With a happy refrain


Just singin',


Singin' in the rain



Dancin' in the rain


Dee-ah dee-ah dee-ah


Dee-ah dee-ah dee-ah


I'm happy again!


I'm singin' and dancin' in the rain!


I'm dancin' and singin' in the rain...




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Racconto scritto il 20/09/2016 - 08:11
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.1540 volte.
Voto:
su 10 votanti


Commenti


Anna, un grazie stellare!!!
Bello bello ricevere commenti come questi, righe speciali nonché calibrate e persino sagge. Al di là che vivo un'appagante relazione, il chissà me lo porterò appresso tutta la vita.
Certamente in questa vicenda appassionatamente trascritta, lo snodo pone diverse basi sul piano psicologico. Eh, sapessi... mi ricordo che studiai a fondo quella ragazza, anche su Facebook, a volte persino a mo' di detective. Privato, naturalmente.


Giuseppe Scilipoti 02/02/2022 - 17:48

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L'impianto del racconto procede come i primi due perfettamente analizzati a livello psicologico e ben scritti. Non so se il protagonista e la commessa si fossero incontrati cosa poteva scaturire forse anche nulla perché l'essenziale al protagonista era stato dato tutto dalla commessa in quella fase e dopo...ci vuole un po di sana solitudine per resettare mente e anima. Bello bello Giuseppe sei uno scrittore a tutto tondo.. fine e allo stesso tempo poetico.cosa volere di più?

Anna Cenni 02/02/2022 - 11:27

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Grazie Afrodite hai delineato ben benino il mio scritto, purtroppo le cose con la mia ex "Marta" (nome di fantasia così come tutti gli altri) andavano moooooolto male, "Valeria" rappresentò più di una ventata di aria fresca che contribuì a porre fine ad una relazione tediosa e dolorosa e soprattutto a a rimettermi in gioco.
L'importanza di "Valeria" ai giorni nostri? Ti rispondo soltanto che sono FELICEMENTE fidanzato, difatti do importanza allo scritto principalmente a livello narrativo.

Giuseppe Scilipoti 28/11/2020 - 11:34

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Anche se alla fine, la ragazza della vetrina rimane soltanto un sogno, un'illusione, ebbene il pensiero di quella illusione dà la forza al protagonista di rinascere, liberandosi dal torpore mentale in cui, forse in maniera inconsapevole, era precipitato col suo rapporto precedente.
Caro Giuseppe, per me non possono che essere cinque stelline!

Afrodite T 27/11/2020 - 22:23

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Ho letto tutto d'un fiato le tre parti di questo tuo lavoro, che si potrebbe tranquillamente definire un mini romanzo.
Intanto ne ho apprezzato lo stile scorrevole ed accattivante, che coinvolge il lettore nel vortice incalzante di una storia che potrebbe appartenere a ciascuno di noi.
Marta o Valeria potrebbero rappresentare quasi un dilemma esistenziale: da una parte la noia, l'apatia, l'inferno; dall'altra la novità, una ventata di freschezza che fa ricominciare a vivere.

Afrodite T 27/11/2020 - 22:15

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Caro Giacomo Collins, se un giorno dovessi fare un film "La ragazza della vetrina" assieme al fiction "L'ultimo ballo" in entrambi i casi si adatterebbero benissimo per un corto, al massimo un mediometraggio. Modestamente in tal ambito penso di capirne più di qualcosa. Rispondendo alla tua domanda la vicenda che hai letto è avvenuta nel 2013. Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti. Sono felicemente fidanzato rimane comunque tra i miei scritti più importanti oltre che meglio riusciti.

Giuseppe Scilipoti 22/04/2020 - 11:15

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Anche quest'ultima parte conferma il fatto che pur essendo autobiografico( ovviamente un po' romanzato, ma non esiste l'autobiografia al 100%, quello è Diario)potrebbe essere benissimo la sceneggiatura di un film, con finale triste ma educativo. Tutto sommato Valeria ha avuto la sua bella importanza nel farti aprire gli occhi e prendere delle decisioni. Spero che il racconto si riferisca a tempi relativamente lontani e che la tua vita sia continuata...ciaociao, e bravo, complimenti.

Giacomo C. Collins 21/04/2020 - 19:28

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Maria Luisa Bandiera, un GRAZIE enorme, per aver avuto la pazienza e l'interesse nel leggerlo. È uno di quegli scritti che finora ha avuto forte impatto con i lettori sia in questo sito e sia altrove.
Il racconto in effetti è abbastanza lungo (poco più di 15 minuti di lettura) e l'ho scritto un anno dopo essermi lasciato con "Marta".
Il testo è tre quarti autobiografico, le sequenze sogno e quelle surreali non sono fiction, inoltre ho cercare di immettere quel non so che di poesia. Alla prox!

Giuseppe Scilipoti 04/03/2020 - 18:00

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Per capire meglio il racconto ho letto tutte le tre parti.
Era lungo ma essendo la scrittura descrittiva molto fluida e scorrevole la lettura risulta piacevole nel suo insieme. Che dire: se è un racconto di vita vera e personale, direi che pur nella sofferenza c'è stata una importante crescita interiore nonché la soluzione di un problema che non poteva continuare. Se invece hai scritto solamente parlando in prima persona ma senza l'appartenenza a fatti di vita, hai veramente una bella fantasia

Maria Luisa Bandiera 04/03/2020 - 15:46

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Cmq si, mi piace il tuo modo di scrivere e soprattutto le trame ed il ritmo del racconto. Si capisce fin dalle prime battute che hai una storia da raccontare e chi ti legge lo fa con piacere trasportato dalle parole che secondo me sono scelte anche con cura. E' come andare con la bici in discesa, non si fa alcuna fatica, il racconto lo leggi in un attimo e sai che alla fine ci sarà una morale o una battuta di spirito. Per fortuna sei molto prolifico, quindi non resterò a secco delle tue storie.

Seby Flavio Gulisano 30/04/2019 - 00:00

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Giuseppe sei molto fortunato...mia moglie i miei scritti non li legge nemmeno!

Seby Flavio Gulisano 29/04/2019 - 23:53

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Seby, il tuo ottimo commento mi gratifica enormemente. Addirittura "La ragazza della vetrina" risulta uno dei racconti più belli che hai mai letto in vita tua?
E mo' mi monto per davvero la testa.
Il testo è l'unico ODIATO dalla mia fidanzata. (Segue i miei lavori costantemente con tanto di recensioni ma non in questo sito però) Chissà perchè...
Dice che se mi fossi messo con lei... a quest'ora non staremmo insieme.
La gelosia, quando arriva non va più via... (canta Celentano :D :D: D)

Giuseppe Scilipoti 29/04/2019 - 16:36

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Giuseppe, cosa dire...Penso sia uno dei racconti più belli che abbia letto nella mia vita. Molto emozionante, trainante, travolgente ed insuperabile. Anch'io mi sono innamorato della ragazza della vetrina e mi ha fatto sognare. Hai azzeccato il finale, sei un vero maestro del genere. I complimenti ormai si sprecano così come le stelle! Ce ne vorrebbero più di 5. Ciao!

Seby Flavio Gulisano 29/04/2019 - 15:19

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Ciao Santa, grazie per aver speso del tempo nel leggere questo componimento. Se non hai letto i commenti degli altri autori sappi che è tre quarti autobiografico. A detta di molti "La ragazza della vetrina" risulta uno dei miei lavori migliori.
Si in effetti il racconto potrebbe essere inserito in uno dei due romanzi autobiografici che ho in mente, ovviamente "limando" a dovere e inserire i VERI accadimenti poichè per ovvi motivi c'è del fiction.
Ti ringrazio di cuore ancora.

Giuseppe Scilipoti 22/12/2018 - 16:16

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La consapevole incapacità di sottrarsi al giogo dell'amore, l'egoismo puro(Marta) di sfruttare i sentimenti altrui per i propri scopi ed infine la rinascita attraverso una persona ignara di aver ridato la libertà al protagonista.Non conta il fatto che la storia non sia finita a tarallucci e vino sarebbe stata scontata, ma conta ciò che l'autore trasmette ed insegna a chi legge.Dire che hai la stoffa per essere un buon scrittore forse sarebbe riduttivo.

santa scardino 22/12/2018 - 15:31

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Caro Giuseppe,come promesso ho iniziato a leggere le tue opere ed ho ritenuto giusto partire dalla prima anziché dall'ultima. Questo racconto, intanto è scritto bene(secondo la mia modesta opinione) ma ti dirò di più potrebbe essere un ottimo canovaccio per un romanzo, certo sarebbe più impegnativo,ma ne varrebbe la pena. I personaggi sono attuali e credibili nella loro diversità.Dal contenuto emergono fattori importanti come la rivalità negativa nell'ambito del lavoro. continua.....

santa scardino 22/12/2018 - 15:10

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...ma tu sei bravo a rinascere....e allora fallo ancora.
Ne ho apprezzato anche lo stile di scrittura, fluido.
Complimenti e 15 stelle meritate...5 per ogni parte !
Un salutone

PAOLA SALZANO 10/12/2017 - 16:48

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Leggere le tre parti del tuo racconto si è rivelato molto scorrevole e davvero piacevole. L'ho trovato accattivante, infatti ogni parte ha tirato l'altra, per giungere al finale.
Anche questo parla di una rinascita, dopo una delusione d'amore e quella per la ragazza della vetrina. Ma le delusioni fanno parte della vita, Giuseppe, e noi dobbiamo imparare a trarre insegnamento e andare avanti. Mi è sembrato di capire che sia abbastanza autobiografico...

PAOLA SALZANO 10/12/2017 - 16:45

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Ho letto tutte le tre parti del racconto. Premetto che io non ci riuscirei mai! Comunque mi è piaciuto molto "anche se lungo".
Credo anch'io che Valeria,in un certo senso, doveva arrivare!
Doveva essere la leva giusta per "farti" prendere una decisione o fare una scelta. Molto bello.
Ps. Piaceva anche a me Armani.
Ciao e grazie.

Loris Marcato 12/02/2017 - 17:05

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Grazie del commento sulla mia pagina.Ti ho risposto lì.

Surya 70 20/10/2016 - 13:37

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Finalmente ho letto anche la terza parte....scusa per il ritardo.
Penso che con il racconto hai voluto far capire che certe persone non s' incontrano per caso e anche se non faranno parte della tua vita, erano lì in quel momento per cambiarla in qualche modo e ad aiutarti a prendere delle decisioni che altrimenti non avresti il coraggio di prendere.
A me almeno è arrivato questo.
Comunque bravo Giuseppe! 👍

Surya 70 20/10/2016 - 00:28

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Grazie Ilario. Sono molto contento che la terza e ultima parte non abbia deluso le tue aspettative e molto "frizzante" il tuo commento. A livello letterario il racconto perlomeno non è scontato e finisce come ben sai ma a livello personale... se avessi agito bene a quest'ora il finale sarebbe probabilmente diverso. Mi resta e mi resterà indelebilmente per sempre quanto ciò è accaduto e il ricordo di "Valeria" che ha mi dato un potente scossone e ha contribuito non poco a lasciare "Marta"

Giuseppe Scilipoti 22/09/2016 - 14:54

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aspettavo la terza parte e non mi ha deluso per nulla. Molto autobiografico e molto ben congeniato. Si legge come un sorso di sprite davanti ad una partita della nazionale! rinnovo i miei complimenti. :)

Ilario Lekin 21/09/2016 - 22:40

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Grazie Marirosa. Questo mio racconto a tre quarti autobiografico a detta di molti è uno dei miei scritti più riusciti. Ho dei bei ricordi di Stef...emh Valeria e la simboleggio come "rinascita". Dovevo osare di più lo so...

Giuseppe Scilipoti 21/09/2016 - 14:10

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Ho letto tutte e tre le parti del racconto. Scorre molto bene, e accattiva molto. complimenti.

Marirosa Tomaselli 21/09/2016 - 11:08

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