RACCONTO

Racconto scritto il 01/01/1970 - 01:00

Da

Letta n.1 volte.

Giulia sei sempre più brava e reputo "Una porta verso il cuore" il tuo racconto migliore, sofferto e sentito. Ho letto diversi componimenti su questa tematica (libri in verità mai) e quanto hai scritto l'hai rappresentato in maniera valida, concreta, diretta e cosa non poco importante fa riflettere e specie nel finale non si può non commuovere per Sara e la sofferenza patita da parte della madre e dei suoi familiari. Il finale esorta comunque a non arrendersi nonostante tutto. Bravissima Giulia!

Giuseppe Scilipoti 03/01/2017 - 14:02

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Bellissima storia commovente. Approfitto per aver condiviso il mio aforisma sulla pace. Buona notte, Giulia

Alberto Berrone 02/01/2017 - 23:35

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Grazie davvero a tutti, soprattutto perché avete dedicato, leggendo il mio racconto, un pensiero a loro, sui quali, a parte negli ambienti specifici, non si parla molto. Il mio racconto voleva far emergere quanto loro possono dare a chi gli sta vicino, anche quando sembrano così lontani. Che sia un disturbo comune, ma, è relativo: 3,5 casi su mille. È vero però che purtroppo sono in aumento. Solo ultimamente si sta parlando di loro con maggiore attenzione. Basta pensare che per loro non esistono insegnanti di sostegno adeguatamente preparati e coloro che lo sono, hanno dovuto farlo a proprie spese. L'ippoterapia? fa bene, o non fa male, a loro come a tante altre patologie. Non è specifica. I metodi comportamentali lo sono, ma a totale carico delle famiglie ed è esoso. Volevo solo specificarlo perché non vorrei che qualcuno leggendo il racconto pensi che sia stato scritto per dare informazioni inesatte. Se si volesse parlarne più dettagliatamente, occorrerebbe un romanzo non un racconto

Giulia Bellucci 02/01/2017 - 21:41

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Anch'io non accetto le tue scuse...accolgo il tuo racconto con un emozione unica per il coraggio che dimostri nel raccontare questa vita che ti appartiene nel profondo...Condividerlo con noi significa aprire i cuori verso la sensibilità di chi affronta ogni giorno questa avventura, con dolore ma anche con grande coraggio e amore profondo...e hai ragione la felicità non è uguale per tutti...ognuno ha la sua e Sara avrà e ha la sua di felicità!
(Un po' di tempo fa ho letto un libro che si intitola "Fuori dal silenzio"
se ti va' leggilo...è interessante e prezioso, a me personalmente ha colpito molto e mi ha aperto un mondo sconosciuto) Complimenti Giulia e un abbraccio

margherita pisano 02/01/2017 - 21:31

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Racconto sofferto e vero. È molto difficile accettare questo tipo di problema ed un genitore deve avere tanto coraggio. Ma non arrendersi è importante e tu fai intravedere la speranza.Molto bello.

Teresa Peluso 02/01/2017 - 21:04

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Un racconto importante, che può essere utile e di stimolo a chi deve affrontare questo problema gravoso. Una fiammella di speranza ed un valore altamente sociale. Molto bello!

Patrizia Bortolini 02/01/2017 - 17:55

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l'autismo è un disturbo molto più comune di quanto si possa immaginare e da studi effettuati, il rapporto con gli animali può essere d'aiuto. vedi, ad esempio, l'ippoterapia.
Certo è che un genitore, proprio perché emotivamente coinvolto, dev'essere supportato da professionisti.
in ogni caso, bellissimo racconto il tuo,
pregno di speranza
e la speranza è il miglior augurio per questo 2017
auguri Giulia

laisa azzurra 02/01/2017 - 14:41

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Niente da eccepire.Ormai tu sei maestra del racconto.

antonio girardi 02/01/2017 - 14:15

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Un racconto bellissimo ed emozionante. Complimenti sinceri..

Francesco Gentile 02/01/2017 - 12:32

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QUESTO E' UN INSEGNAMENTO DA RECEPIRE... TUTTO FIRMATO PONDERATAMENTE.
LIETA GIORNATA, GIULIA.
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Rocco Michele LETTINI 02/01/2017 - 11:39

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Io non accetto le tue scuse. Semplicemente perchè quel che hai scritto e a dir poco meraviglioso. Spalanchi con il tuo scritto la finestra su quel mondo, come dici tu, poco conosciuto e ci sveli quel che hai, credo tanto riservato nel tuo cuore: quella tua massima considerazione finale e quella grande forza di mamma Alda, che come congiunzioni astrali prendono forma in un buio che non potrà mai essere insignificantemente vuoto.

Massimo 17 02/01/2017 - 08:32

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