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ISCHIA

Quando andammo ad Ischia , sul motoscafo basso e veloce col mare calmo meno male, si stava seduti dentro e in poco tempo si raggiunse Procida. Già una bellezza nuova con i bianchi e la calce in evidenza, a contrastare il blu dell'acqua e quello più chiaro del cielo. Il traghetto appena appena si fermò e poi si ripartì veloci e i il tempo per raggiungere Ischia fu più lungo .Pensai al mare mosso ma tutto andò liscio. Arrivati al porto di Ischia si scese e chiedendo a questo e quello dove andare si cominciò a salire sulla destra per una stradina tutta curve e fiori, subito i fiori colorati e il mare costantemente sulla destra,in basso. Si vedevano già case bellissime e bianche con i giardini. Poi si riesce un pochino e si arrivò a Casamicciola, famosa per le terme già distrutta dal terremoto e ricostruita, tutta stesa davanti al mare. Si doveva continuare però fino a S.Angelo, dove ci avevano prenotato una camera all' H LA PALMA ,tramite l'agenzia prima di partire. Passata Casamicciola s'incontrò FORIO un altro bel paesino d ove qualche giorno dopo tornai a comprare le esche vive per pescare dagli scogli di S. Angelo. Risalimmo un po' la strada per poi giungere tra i vigneti di uva bianca davanti famosi giardini di Poseidon con tante vasche di acqua termale che si vedevano dalla strada, e che erano vicine al mare. Poi ancora la strada si contorceva, saliva e arrivati a Serrara Fontana doveva scendere fino a S.Angelo. Si immaginava oltre alcuni promontori vulcanici dai quali sgorgava acqua calda(“una volta qui ribolliva un vulcano.-”scriveva Brodskij) (8) la spiaggia del Barano, dove qualche settimana prima c'era stata una frana e s'era vista in televisione. Fatta la discesa la strada si spianò e a un certo punto s'era arrivati ci indicarono una piccola salita all'inizio di una camminata in salita costeggiata da un muretto, sul lato sinistro di un parcheggio custodito. Seguimmo le indicazioni e ci costrinsero a lasciare la macchina prima del nostro albergo, presso il centro termale il TROPICAL . Ci dissero che S. Angelo d'Ischia è tutta area pedonale e che bisognava prendere una specie di mini taxi . Era una macchinuccia elettrica dove si stava in due più il guidatore e ci rimaneva un po di posto per i bagagli. Io e Silvia cominciammo ad adombrarci, nessuno all'agenzia ci aveva informati, la macchinina prese a salire per stradette di roccia fino a fermarsi sotto una specie di costone alto circa cinquanta metri in cima al quale si intravedeva un albergo rosaceo ,turrito e isolato. “H IL FORTINO “ tre stelle si leggeva. La macchinuccia, nonostante le nostre proteste miste a paura e sbigottimento per l'incerta destinazione capitateci a nostra insaputa continuava a salire e salire. Pensammo che se ci fossimo salvati da quell'avventura avremmo riversato tutta la nostra rabbia sullo sprovveduto agente , che ci aveva taciuto l'insolita posizione di questo S' Angelo d'Ischia . Impressionante la nostra ignoranza e la nostra provincialità.,però.... A un certo punto scollettammo improvvisamente e si prese a scendere tra muretti e case basse con le persiane verdi percorrendo sentieri piccolissimi in pietra tanto che a una curva si trovò una porta finestra in legno di una casetta aperta. Il conducente si dovette fermare e aspettare che fosse chiusa per continuare .Fino a che non arriviamo. Avanti il vicolo continuava oscurando completamente la veduta in alto, solo un punto di cielo a destra un muro bianco a sinistra un'ampia porta all' H La Palma un bel 3- 4 stelle che si sviluppava dalla porta verso l'alto a sinistra porgendo i suoi balconi al mare e al poggio peduncolato del castello di S.Angelo e le sue sale da pranzo erano spalmate su tre piani tra corridoi e gessi bianchi e una bella palma proprio davanti al balcone della nostra camera. Scendendo dopo aver sistemato le valigie, nella sala pranzo numero uno dove poi ci si faceva anche colazione , tutta sole calma e vetrate aperte sul cielo,
C'erano ancora tanti fiori e subito fuori dall'Albergo nel vicolo, sempre in discesa piante di basilico gigante profumato e gerani rosa aromatici e agavi stupende ci accompagnarono ai lati delle scalette fino ad un primo negozio profumeria dove si vendevano prodotti cosmetici locali e poi tutto si apriva nella splendida piazzetta ariosa super mediterranea da racchiudere in se le meraviglie delle coste del sud e del loro incanto. Case una accanto alle altre tutte bianche sfalzate in alto e in basso in largo e in lungo, dal mare a salire fino al nostro albergo dove si vedeva svettare preminente la famosa palma che gli dava il nome e che noi s'aveva davanti alla finestra della nostra camera. Scoprimmo poi che quell'immagine era stata riprodotta in migliaia di depliants e libri, che quell'immagine della quale noi involontariamente ne diventammo gli elementi viventi di quella prima estate. Ischia esalta i sapori e i profumi esalta la vista e applica ai suoi ospiti il velluto delle sue acque cristalline facendone ricordare la pazienza dei vecchi pescatori e la nobile carezza del suo respiro. Siamo stati sei giorni alle terme del Tropical, su, alte sopra S.ANGELO, (dove avevamo parcheggiato la macchina) immersi nelle acque delle vasche delle terme romane dalle quali come su una naturale altissima terrazza si vedevano decine e decine di barche a vela minuscole sparse intorno al promontorio sant'angelese , giù nell'immensa distesa di mare increspato
e battuto da un sole giallo e bianco e brillante come uno smeraldo e un diamante messi insieme.
Per vedere meglio a volte si dovevano scostare le numerose rappe di fiori e di foglie che circondavano e ricoprivano a tratti le numerose vasche d'acqua ognuna con una diversa temperatura
fino a quella di quasi 40 gradi. Incantevoli anche le salette dove il giorno si consumavano enormi vassoi di cozze e pesce fresco. Ah che meraviglia, che paradiso! Lo provi una volta per caso nella vita. Sei giorni di tempo meraviglioso .Al rientro a Volterra ho dipinto il mio primo quadro e non ho smesso più di dipingere. Ischia c'è rimasta ne cuore e quando qualche anno dopo abbiamo sentito la notizia di un bambino rimasto folgorato sopra un cavo della luce scoperto, a terra, proprio nel tratto che dalla piazzetta di S. Angelo porta agli scogli e al promontorio ,c'è sembrato che sulla nostra” Ischia ci sia calata un'ombra ,che forse la dea della bellezza e del riposo
sarebbe dovuta intervenire per scacciare quella della morte .



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Racconto scritto il 13/03/2017 - 13:23
Da paolo fidanzi
Letta n.1070 volte.
Voto:
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Commenti


racconto molto simpatico e di scorrevole lettura 5*

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 13/03/2017 - 18:22

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