RACCONTO

È una mite giornata di maggio, nel soleggiato giardino di casa, Angelo dice alla madre: “ Sei tu la migliore mamma del mondo, la migliore persona che io conosca”. La vita ti ha costretta ad affrontare momenti difficilissimi, ma tu riesci sempre a sorridere, a cantare ogni mattina; sei la più virtuosa, perché so di poter contare su di te in ogni momento. So di poterti dire ogni cosa e tu mi capirai, come hai sempre fatto; saprai custodire ogni mia confidenza, come se fosse un tesoro, dalle tue labbra rimarrà segregata ogni mia rivelazione. Ti basta così poco per divertirti, sei naturale e spontanea, dolce e comprensiva; riesci a catalizzare l’attenzione su di te, con un sorriso e poche frasi spiritose e mordaci riesci a farci sorridere fino alle lacrime. Sei di ottima compagnia e metti tutti a nostro agio, mai una parola fuori luogo, hai sempre speso una buona parola per tutti e quello che più conta, non ti sei mai tirata indietro, per chiunque ti avesse chiesto aiuto. Grazie a te oggi so che i miei successi mi appartengono e che i miei sogni non hanno una data di scadenza. E quanto più piccolo mi sono sentito, più mi hai protetto, riempiendo con i tuoi baci i miei vuoti di disperazione. Grazie per aver avuto la pazienza di farmi capire i miei errori e per essere sovrumanamente forte da farti carico dei pesi che opprimevano il mio animo. Sei il mio più grande privilegio e il mio più grande regalo. Ti meriti tutto, per avermi donato la vita e per molto altro ancora. Forse non lo capivo, ma oggi so che tutti i tuoi sacrifici e tutti i tuoi desideri erano per me. Per questo sei la mia felicità ed il mio orgoglio. La tua presenza fa nascere sorrisi e bontà e i tuoi baci guariranno tutto, dai semplici malesseri alle pene più dolorose. Hai le mani da sposa, delle mani da infermiera, delle mani da educatrice, delle mani da manager, delle mani da professionista, da psicologa, da artista, e forse ne dimentico qualcuna, ma non servono di mani per essere madre! Eppure i più vorrebbero che fossi lavabile, incongelabile, infrangibile, inossidabile, ingualcibile, impeccabile, impermeabile, inalienabile, inestimabile, incomparabile, insuperabile, infaticabile, inalterabile e incommensurabilmente amabile e incredibile. Il mondo non avrebbe avvenire se le madri non esistessero; sei capace di guarire da sola quando stai male, hai il potere di moltiplicare qualche patata e un po’ di carne per sfamare la famiglia di più persone, inoltre riuscivi perfino a farmi coricare di pomeriggio, quando ero irrequieto. Sei molto più forte di quanto si possa immaginare e molto più sveglia di molti uomini; ragioni, pianifichi, rifletti, organizzi, coordini e addirittura inventi usando piccole cose. Hai sempre una lacrima di gioia, di tristezza, di tenerezza, di dolcezza, di fierezza e di perdono, di pena e di abbandono; una lacrima di mamma è come la rosa della sua anima; è una perla che viene dal tesoro del suo cuore e la offre come il suo più bel regalo. Mi hai insegnato il perdono alle persone che mi hanno ferito, ad avere fiducia nelle persone e accettare gli amici così come sono. Che le circostanze e l’ambiente possono influenzarci, ma siamo sempre noi, responsabili di noi stessi. Mi hai insegnato che la pazienza necessita di molta pratica e aiutato a credere nei sogni. Mi hai sempre detto, che quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non riusciamo a vedere la nuova aperta. Hai sempre ribattuto che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo e che non sappiamo ciò che ci manca, prima che arrivi. Mi hai inculcato che le persone felici non hanno necessariamente il meglio di ogni cosa, ma ne traggono solo il meglio di quello che gli capitano; mi hai ribadito che posso avere abbastanza felicità da essere dolce, difficoltà sufficiente da rendermi forte, il giusto dolore per essere più umano e speranza necessaria per superare gli ostacoli. Mi hai messo a corrente, che quando sono nato piangevo e tutti intorno a me ridevano. Posso contare su di te per tutto; anche cinque minuti prima di pranzo, per chiederti di aggiungere un posto in più a tavola e tu in un attimo fai magie in cucina ed è tutto perfetto. Ci divertiamo tantissimo insieme, amiamo le stesse cose; ci fanno piangere, ridere ed emozionare gli stessi film, amiamo la natura e rimaniamo incantati davanti a panorami mozzafiato. Il tuo amore è responsabile del mio non conformarmi con qualsiasi cosa, del mio volere sempre di più e del mio bisogno di imparare nuovamente ad apprezzare la vita ogni volta che sorge il sole. Hai predicato con il tuo esempio i valori più importanti che oggi possiedo e che conserverò per sempre: ad amare con tutto il cuore, ad avere una mano per donare e un’altra per ricevere, ad essere umile e a sentirmi orgoglioso di me stesso. Non mi hai mai vietato nulla, hai sempre fatto in modo che capissi cosa è giusto e cosa sbagliato, senza impormelo e di questo te ne sarò sempre grato, sperando di essere d’esempio per i miei futuri figli, come tu lo sei stata per me. Grazie per essere il mio angelo custode, per rendere la mia vita più bella, per avermi donato il tuo cuore colmo di amore vero e per avermi dato la forza di raggiungere l’irraggiungibile. Mia cara madre, oggi è la festa della mamma, ho approfittato di questa occasione, per averti detto quello che penso di te e vorrei aggiungere che ti voglio bene, ti ho sempre voluto bene e che ti penso tanto, auguri mamma. È la Festa della mamma, auguri a tutte le mamme!

Racconto scritto il 11/05/2017 - 12:27

Da Savino Spina

Letta n.5718 volte.

Tanta ricchezza in un'unica anima, quella della " mamma "...Bellissimo

Grazia Giuliani 11/05/2017 - 17:41

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Bel racconto... è come se l'avessi scritto io per mia madre, donna indimenticabile ed indimenticata. Complimenti...5*

Spartaco Messina 11/05/2017 - 16:14

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Scritto meraviglioso, perché tali sono tutte le mamme, speciali e uniche. Quindi auguri a tutte le mamme e particolari complimenti a te Savino per aver scritto si bella lettera per la tua carissima mamma.

Paolo Ciraolo 11/05/2017 - 16:06

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La festa della mamma... Unica dal cuore... per un gran cuore.
Sublime racconto, Savino.
Lieto meriggio.
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Rocco Michele LETTINI 11/05/2017 - 14:54

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