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Il mio viaggio tra i tuoi sorrisi

Dall'altura dei miei più fecondi pensieri, sorrido a questo immenso cielo, armato di curiosità. Decollo zavorrato dalle ansie d'una oscura quotidianità.
E su questo mostro alato, dalla vanezza del mio piccolo oblò scorgo l'indifferente creato. Le montagne; fresche e innevate, le nuvole; alte e spumeggianti, e gli orizzonti; più estesi d'ogni mia vacua comprensione.
Questo mio viaggio inizia così, con le persone che amo, verso la città delle mille luci, meta romantica dalla qual nasce desiderio di te.
Vorrei fossi qui, ad assaporare il calor che i miei occhi emanano guardandoti , un insieme di dolci emozioni che, stringendoti le mani, udiresti fino al cuore.
Ed è così scontato dir che mi manchi. Sopra queste ali argentate , come la nostra prima luna, il mio cuor sempre più batte per il tuo.
Profondi Sono gli sguardi tra gli occhi di due innamorati, come la distanza che mi separa dalla terraferma, che mi separa da te, mia musa.
Sento, dalle nubi, il tuo solito profumo, misto d’amore e odio, felicità e tristezza, con un retrogusto di dolci pensieri. Lo odo dalle correnti che s’oppongono al mio moto, dai fiumi che vedo in lontananza, dal susseguirsi di nostri ricordi che fluttuano nel cielo azzurro.
E nonostante la distanza che ci separa, nonostante le terre ed i popoli che ci distanziano, percepisco i tuoi sorrisi e le tue emozioni, come se fossi seduta al mio fianco, a mirar con me il mondo dall’alto.
Dal piccolo finestrino guardo il passar del tempo, come una fiamma inesorabile, gli ultimi mesi assieme, quel primo scambio di sguardi, il 29 aprile, che oggi par dopo cotanti sorrisi, ancora il più gran dono che la vita potesse farmi.
Ah… la vita, con tutte le peripezie che porta, va vissuta tra le braccia di chi merita ogni tuo lato più custodito, ogni tua sofferenza ed ogni tuo più ancestrale pensiero.
Quelle braccia sono le tue, ed altra casa per me non esiste. Mi ostino a cercarti tra le stelle ogni qualvolta osservo il firmamento, conscio di come tu possa brillare sopra tutte.
I giorni stanno passando come le nuvole che ho avventurosamente sorvolato, le luci di Parigi, lo sfarzo dei palazzi antichi, la torre Eiffel che svetta come un Dio tra i rumorosi sobborghi.
I morti alberi, con le ultime foglie, impavide di fronte ad un destino irreversibile.
ogni passo sugli Champs Elysee, ogni scalino, ogni strada, ogni momento lo rivivrei con te, con la mia mano troppo occupata a stringere la tua per accorgersi del tremendo gelo che incombe.
Ogni passo è oramai terminato, ogni sguardo alla storia dell’uomo s’è concluso in un malinconico ma vivo ricordo, con fremente attesa di vivere altre mille avventure.
E come giorni prima mi ritrovo sopra le luci della città, guardando il buio cielo dal comfort delle mie superate paure, che sopra inermi aerei coraggiosi sovrasta il mio vuoto interiore.
Volo, come un uccello, carico d’emozioni, d’esperienze e valori. le nuvole invisibili non riempiono più il mio orizzonte, rispecchiando l’ormai crollo delle bianche speranze.
E con le labbra ridenti , tra le tenebre scorgo le tue, torno da te, dalla musa che farebbe invidia alla Beatrice Dantesca, dalla via più decorata e illuminata della più sfarzosa metropoli.
Il mio viaggio è finito, la distanza , ora e sempre, ha perso contro il nostro amore. ma il nostro cammino è appena iniziato, e mano nella mano, sorretti dai tumulti dei nostri battiti, voleremo sopra ogni nuvola, sia luce o tenebra in nostra compagnia. Noi , ad occhi chiusi, resteremo semplicemente, Noi.



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Racconto scritto il 18/12/2017 - 23:54
Da Carlo Comerlati
Letta n.909 volte.
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