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Amantes

Amantes, scorreva le mani sui lunghi capelli, dal rame scendeva all'oro delle punte, indugiando su esse spostava il viso, per guardarle come se volesse salutarle prima di lasciarle cadere sulle spalle.
Si annoiava intristita da quella giornata buia dove il sole non riusciva a filtrare la coltre al di sopra di lei. Brando era arrivato alle sue spalle, silenzioso, scivolando sull'acqua con la canoa. Ne aveva visto solo l'ombra all'ultimo momento, non aveva più pensato al rame e all'oro dei capelli, non aveva riflettuto e a riva lo aveva aspettato. Il mare era piatto, scuro, sottintesa promessa di un'esplosione di forza che presto sarebbe arrivata, l'energia era compressa al di sotto della tavola blu cobalto e si sarebbe liberata dando sfogo alla sua potenza. Le onde si sarebbero infrante sugli scogli, sulla spiaggia, sul molo illuminato dagli uomini a poche centinaia di metri.
Brando si era avvicinato, con la timidezza di chi teme di essere respinto, lei faceva luce nell'oscurità dell'imminente temporale, seduta a riva, lui guardò la sabbia intorno a lei, appena smossa dal suo corpo, nei suoi occhi azzurri di misto cielo e mare Brando leggeva le domande. Amantes negli occhi di Brando, screziati di opale leggeva le risposte.
Lei chiedeva “ Che cos'è l'amore di un uomo?
“E' terra, è mare, è cielo! “
Lei prese la sabbia nella mano, la immerse nel mare, la alzò verso il cielo, tra le dita i granelli
scivolarono via, lasciando sul palmo una scia...
“ E' questo l'amore di un uomo ? “ chiese schiudendo la bocca vicino all'orecchio di Brando.
Lui mise di nuovo la sabbia nel palmo rosato di lei, lo immerse delicatamente in acqua, alzandolo verso il cielo con una carezza della mano lo chiuse, solo una goccia scivolò suadente scorrendo lungo il braccio, la sabbia restava nel palmo, offerta al cielo.
“ Questo è l'amore di un uomo, racchiudere e tenere nella mano della donna che ama terra e mare per innalzarli al cielo”.
Brando aderì il suo corpo a quello di lei, non si staccò per baciarla, seguendo una linea immaginaria del suo viso trovò la bocca, nuova, stupita. Non si staccò per modellare i suoi fianchi con le rotonde carezze, non si staccò a lungo, in silenzio con il solo rumore di un unico e caldo respiro.
Restarono ancora stesi sulla sabbia, nudi senza sapere come, aderenti senza la forza di scollarsi.
Si alzarono quando le luci del molo scambiavano il turno con la luce del nuovo giorno. Brando prese tra le braccia Amantes che dormiva, la coprì con la felpa per proteggere la sua bellezza dagli sguardi di chi camminava sulla spiaggia alle prime luci dell'alba.
Amantes e Brando si ritrovarono a vivere insieme, senza progetti, programmi, ogni giorno dopo il lavoro di orafo che lui svolgeva da anni, c'era il tempo in comune, mangiavano, bevevano, si amavano nel letto che di fronte alla finestra come un quadro offriva alla loro vista una sottile striscia di mare all'orizzonte.
Un mese trascorse sospeso sulla linea del tempo, Brando una sera dopo la cena offrì alla sua donna un pacco, un setoso abito rosso, sandali dello stesso colore, sarebbero stati utili al guardaroba scarno di lei, per poterla presentare agli amici.
Amantes era curiosa di indossare il regalo, dalla camera uscì con il passo incerto all'inizio, l'abito lungo mostrava appena i sandali sui quali si muoveva impacciata, guardandosi riflessa negli occhi del suo uomo per un momento, lungo, non si riconobbe. Si abbracciarono, incollati, aderenti, nudi, senza sapere come.
Brando aveva comprato un anello, un diamante per chiederle di sposarlo, lo avrebbe fatto in un momento magico, anzi il più magico, dopo la cena . Amantes era tesa, si sentiva fuori posto, troppe luci, troppe parole, troppi sguardi che chiedevano e non donavano; durante la cena Brando le regalò un telefono rosso, lei sorrise tenendolo sulla mano, “ così potrò trovarti ovunque sei “ le disse lui, con voce alta quasi stridula, la baciò sporgendo il viso senza sfiorarle il corpo, senza leggere le domande nei suoi occhi...
I sandali le davano dolore anche stando seduta... uscì in silenzio, la luna le mostrava con un fascio di luce la strada da percorrere verso il molo, era bellissima di rosso vestita, il vento che soffiava dal mare spostava i capelli e la stoffa dell'abito verso il ristorante che sempre più era alle spalle.
Brando la seguiva, distante, la guardò restare ferma in piedi sulla spiaggia a pochi metri dall'acqua.
Amantes sentiva affondare i tacchi nella sabbia, inghiottiti scendevano, toccarono l'acqua salata, si sciolsero, fusi, liquefatti, la stoffa del vestito appena bagnata scomparve risucchiata.
Amantes lasciò cadere il telefono che nella striscia di luna luccicò, Brando urlò il suo nome senza voce, un grido straziante del cuore, forse il rosso non era il suo colore, pensò....
Lei scivolò in ginocchio, si voltò, questa volta lesse la domanda negli occhi del suo amato
“ Perchè, che cosa ho sbagliato? “
Il rosso non era il suo colore, era azzurro come la distesa di acqua buia e brillante di fronte a loro, quello era l'unico diamante che Amantes conosceva.
Allungò le braccia, le dita infransero per prime lo specchio scuro, un colpo di coda alzò gli spruzzi che ricaddero sui capelli di Brando, stelle che si appoggiarono sui suoi occhi stupiti.
Amantes era terra, mare e cielo, poggiati su una mano aperta.
Brando aveva letto l'ultima risposta negli occhi di misto azzurro di lei...
“Niente e nessuno può frapporsi tra una Sirena e il mare...”.



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Racconto scritto il 15/02/2018 - 16:53
Da Grazia Giuliani
Letta n.1057 volte.
Voto:
su 9 votanti


Commenti


Bellissimo questo racconto-favola. Non è facile scrivere una favola d'amore che non diventi sdolcinata e mielosa. L'autrice, che scrive molto bene, invece qui si mantiene su un tono di racconto nella prima parte per poi aprire la narrazione a sorprendenti particolari che la rendono una favola, con un chiaro significato morale, la libertà di essere sé stessi nell'amore.
Molto apprezzata, Grazia!

Carla Vercelli 25/02/2018 - 19:36

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La vitalità del mare non si può fermare,
come non si possono fermare gli amori irrequieti, appartengono solo a se stessi e a tutti, come il mare, la terra e le stelle. Bellissime metafore.

genoveffa frau 17/02/2018 - 23:21

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Alle Sirene e ai Brando di questo sito...
Grazie,i vostri commenti bellissimi mi onorano e mi rendono davvero felice!!!!!


Grazia Giuliani 16/02/2018 - 20:09

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Tristezza per Brando e per tutti queeli che hanno sognato l'amore.La sirena merita anch'essa amore e rispetto, è la natura che basta a se stessa.
Favola bellissima, ed io amo le favole.

GIOVANNI PIGNALOSA 16/02/2018 - 14:29

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Come potrebbe non piacermi una favola come questa, piena di metafore ed allegorie...proprio nel mio sentire. Scritto anche bene, si legge d'un fiato e lascia tangibili emozioni. 5*

Corrado B. 16/02/2018 - 14:04

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GRAZIA... il fascino delle sirene...hai scritto una favola stupenda. Cio che è del mare torna sempre al mare. BRAVISSIMA

mirella narducci 16/02/2018 - 10:18

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Un bellissimo racconto, quasi una leggenda, scritto in modo pregevole, che racchiude un messaggio vero e profondo.
L'amore non ha tempo, non ha spazio, teme le catene perché va vissuto nel qui e adesso.
Stupendo Grazia...Complimenti sinceri e un mare di stelle

PAOLA SALZANO 16/02/2018 - 08:48

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Splendida favola moderna. Provare a cambiare l'intima natura della persona amata e' il primo passo per perderla. Concetto che condivido. Complimenti sinceri

Roberto L 16/02/2018 - 07:28

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Complimenti, molto bello e coinvolgente..

Dave Giacobs 16/02/2018 - 01:10

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Fantastico il tuo racconto che vorrebbe definire l'amore,quello che si vive normalmente e si ritrova a definire l'amore idealzzato in una manciata di sabbia racchiusa in un pugno, bagnato dal mare ed innalzato al cielo.
Molto bello ,affascinante il tuo racconto.Coplimenti.

Teresa Peluso 15/02/2018 - 22:05

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stupendo bellissimo racconto fa sognare

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 15/02/2018 - 20:48

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Grazia
nn so se ti rendi conto di quale capolavoro
hai racchiuso in una favola dal fine amaro, la poesia della nn appartenenza
l'amore è proprio questo
tu nn sei mio, io nn sono tua
ma scegliamo di camminare insieme
l'amore di Brando, quello che lui definisce l'amore di un uomo verso una donna, mi ha emozionata..è poesia
e tu sei stata divina

laisa azzurra 15/02/2018 - 20:27

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