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L'Esibizionista

L'unico film porno, che ho visto (intanto mi si allunga il naso), comunque non sono un cinefilo di pornografia. Intanto proverò a raccontare, ciò che mi ricordo del film: "E’ una mattina calda di fine primavera e Erika si sveglia presto tutta eccitata e bagnata". Sta pensando che a breve arriveranno gli operai addetti ai lavori di ristrutturazione del palazzo. Li immagina in piedi sul ponteggio proprio di fronte al terrazzo dell’attico in cui vive. Wow pensa, saranno almeno in 5, e già pregusta la scena dei loro membri duri, ingabbiati nelle tute bianche che indossano come divisa da lavoro. Senza perder tempo si precipita in bagno per prepararsi all’esibizione. Si spoglia nuda e per prima cosa si prende cura della sua passera, insaziabile ed esigente. La depila completamente per far si che i 5 non se ne perdano un dettaglio, sarebbe un peccato che a causa delle relativa distanza che separa il terrazzo dall’impalcatura, si perdano la visione delle piccole e grandi labbra carnose con al centro il clitoride rosa che si schiude come un bocciolo. Sono le 7:30 e manca almeno una mezzora al loro arrivo. Prima il piacere solitario non resiste, sente la vagina pulsare e bagnarsi, quindi apre un cassetto della toilette e tra la sua collezione di vibratori realistici e masturbatori, tira fuori una farfalla di silicone vibrante, con ai lati due elastici. La indossa come un paio di mutandine. Posiziona il centro della farfalla sul clitoride e si abbandona alla vibrazione. In contemporanea si guarda allo specchio mentre si contorce dal piacere. Raggiunge l’orgasmo in 2 minuti. Poi si butta sotto la doccia e lascia che l’acqua leggermente tiepida le lavi via ogni residuo di eccitazione e prepari il suo corpo per l’imminente incontro. Tutta asciutta e profumata indossa una catenina metallica con alle estremità due gancetti con i quali stringe i capezzoli, per stimolarli ed essere più arrapante per il suo pubblico. Poi avvolta in uno svolazzante kimono di seta verde smeraldo va alla terrazza dove sistema un cuscino gonfiabile nero con al centro un grosso e poderoso dildo vibrante pronto per l’uso, anche lui di colore nero. Si sistema sul lettino da sole e attende vogliosa. Una volta arrivati, attira la loro attenzione slacciandosi la cintura del kimono e lasciando vedere il corpo nudo, ingioiellato dalla catenina per stimolare i capezzoli. Cavalca un dildo sotto lo sguardo di 5 operai. Gli uomini si scambiano occhiate esterefatte e mollano tutto per godersi lo spettacolo. La loro è una penitenza hot ma non sgradita,però oltre il fatto che per poco non svenivano tutti.Tutti quei sguardi volevano accarezzarla, baciarla e leccarla tutta. Erika immagina i loro cazzi arrapati e duri imprigionati negli abiti che vorrebbero uscire prepotentemente per infilarsi nella sua fica calda e bagnata e sborrarle dentro. Sente addosso i loro sguardi libidinosi che la scrutano come uno scanner. Spalanca le gambe mostrando loro la fica con il clitoride turgido e si infila due dita nella vagina e mentre mugola dal piacere, sente il vociare dei 5 che la incitano a continuare mentre le dicono cosa sarebbero pronti a farle e farsi fare se stessero insieme, una pioggia di frasi che includono, pompini, leccate di fica, scopate a pecorina e tutte le posizioni del kamasutra. Erika percepisce la vagina dilatarsi ed un bisogno enorme di venire con il cazzo. Si alza dal lettino ed inizia a cavalcare il grosso dildo nero e vibrante. Freme dal piacere mentre si lascia sbattere in un saliscendi frenetico. Sussultano di piacere e questo la caricò a tal punto che si rese ancora più provocante e comincio un nuovo gioco più profondo, erotico ed eccitante, gli uomini impazzivano e non riuscivano quasi a respirare; si toccavano con le loro mani e la loro erezione era talmente forte che si sentivano sul monte di Venere. Di fronte a lei 2 dei 5 uomini, si masturbano vigorosamente mostrandole i loro cazzi turgidi e pulsanti come verghe. Ancora due colpi e poi gode così intensamente da sentire un getto liquido e caldo uscirle dal clitoride. E’ sudatissima e vede di fronte il suo pubblico che le sorride con gli occhi ancora arrapati. Di sicuro non capita tutti i giorni di iniziare una dura giornata di lavoro così. Ora è dura per i cinque operai riprendere il lavoro; soprattutto per i due che si sono masturbati. Erika non voleva che se ne andassero e continuassero i lavori di ristrutturazione, quella sensazione era stata troppo forte si, ma non era stata spiacevole anzi era qualcosa di poco definito che la sconcertava, aveva bisogno di essere rassicurata e sentirsi protetta così. “Nel sesso “normale” fra due persone, tutto il bello sta nel godere dei corpi in maniera reciproca. Nei film porno, tutto è concentrato nella necessità di essere a favore di camera, per poter offrire la miglior immagine dei tuoi genitali”. Non rinnego che sono eccitanti, ma vederli assiduamente stancano, mentre leggere la sceneggiatura non sembrano più porno, ma erotici. Io di racconti di questo genere ne ho scritti solo due e non intendo di comporne altri; ho voluto sperimentare questo genere, per verificare se fossi stato in grado di realizzarli e se avessero avuto presa sui miei lettori!



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Racconto scritto il 15/07/2018 - 19:10
Da Savino Spina
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