Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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IL VIAGGIO

Le istruzioni sono:

Un viaggio del protagonista. La storia finisce quando arriva a destinazione o torna indietro.


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'O ATOPOS MONOPATI (LO STRANO PERCORSO)

Aurelio aveva deciso di partire così, all'improvviso, senza una meta precisa, senza un fine preciso.
Voleva soltanto staccare dalla sua quotidianità che l'aveva oppresso per vent'anni della sua vita: aveva perso tempo.
Adesso era ora di vivere, di cominciare a vivere.
E si imbarcò così sul primo percorso che lo portasse in Grecia - così, all'avventura - in una tiepida sera di Aprile 2009, con un tramonto mozzafiato sul porto di Bari, dove soffiava una lieve Tramontana.
Voleva cercare nell'atmosfera dei classici, nella culla della civiltà, il significato di vivere, il segreto per ribaltare le sorti dei suoi vent'anni, segnati fino ad allora da un torpore esistenziale che gli oscurava tutto quanto poteva trovare al di là del suo limitato orizzonte.
Il mare della Grecia si intravedeva, nella notte primaverile, sulla poppa della nave, mentre un vento fortissimo e freddo, di quelli marittimi, impediva ad Aurelio di muoversi con facilità: era imbacuccato in un impermeabile e quasi as... (continua)

Manuel Miranda 25/02/2011 - 12:55
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Il triste viaggio

Non era certo quello che volevo. Ucciderla così a freddo. Senza risparmiarle l'ultimo respiro. Mi sentivo distrutto dai sensi di colpa. Straziato dall'anima di lei che mi aveva tradito. Lasciai quel luogo ormai eterno alla mia memoria e uscii di casa per andare in strada. Presi l'auto parcheggiata nell'angolo più buio del viale e mi diressi dove mai pensavo potesse andare la fine del mio tempo. Viaggiai per ore tra quelle buie ombre che cavalcavano le strade. Mi fermai a fare benzina da Giovanni e lui si accorse subito che ero cinereo e agitato. Gli diedi poca confidenza e saltai, finito il pieno, in auto sgommando. Continuai la mia strada verso il mare. Arrivai alla baia. Mi diressi dove nessuno poteva vedermi. Il buio agevolava quello che avevo in mente di fare. La rivoltella era ancora calda nella mia tasca. La presi e la puntai alla tempia. Chiusi gli occhi. Il mio viaggio per la vita era finito.Le mie speranze anche. Tutto era finito. Da lontano una voce mi gridò di stare fermo. D... (continua)

Flory Funny 12/04/2011 - 14:28
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il viaggio

Forse era buio, o forse, pareva buio per colpa di quelle lacrime che, incessanti, scendevano dal piccolo viso, insieme al pianto, urla disperate salivano in cielo.

Lei non ricorda bene, se in quella strada c’era gente, però, ancora è viva, la figura di sua madre che, quasi pregando, le diceva di salire su quel treno, ma la bambina non voleva lasciarla, non voleva andare via con la zia, allora la madre, per intenerirla, pronunciò delle astute parole: guarda! un uomo con le forbici vuole tagliarmi i capelli.
Lo spavento per la piccola, fu cosi grande che, per un attimo, dimenticò il suo dolore e singhiozzando supplicò la madre di tornare a casa:
Vai mamma, vai, torna a casa!
Non avrebbe mai voluto che qualcuno facesse del male al suo unico bene: la mamma

(moltissimo tempo dopo, la bambina ormai donna, capì che era stata solo una bugia,non c’era nessun uomo con le forbici in mano, era solo un’ invenzione, per convincerla ad andare)

La piccola s’arrese, rassegnata, ubbidì, e... (continua)


adriana leonardi 09/02/2011 - 19:22
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Il viaggio del cuore

Il viaggio tanto atteso si avvicinava, poche ore mancavano
alla partenza.Le valigie le feci di fretta senza pensare,e il mio amore era lì davanti alla porta di casa mia;
il mio cuore batteva così forte...il primo viaggio insieme a lui!!!!!ma con 16 ore di viaggio per lo più in treno...che stress.poche ore dopo mi ritrovavo a fare mezza Italia.Non riuscivo a chiudere occhio non volevo perdere niente di quel viaggio.Piccoli e grandi paesi con quell'odor salmastro che l'aria ne profumava...Io seduta sul treno aspettavo con ansia la destinazione:Calabria!!!!Quelle stressanti ore passarono e mi ritrovai in pasticceria con pasticcini così grandi,che credevo non potessero esistere!!!!Nei giorni a seguire cominciavo ad abituarmi a quell'aria salmastra e il sole che quasi mi accecava.Mentre nel mio piccolo paesino gelo e pioggia!Fu una settimana tra caprette e cavalli;quasi come la vecchia fattoria;sembrava un altro mondo ,la gente era sempre cordiale,sempre con il sorriso e con un modo lor... (continua)

Angela Ferrari 24/03/2011 - 00:31
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Il viaggio di Mary

Mary era a letto, triste, sola nella sua stanzetta. Non aveva sonno perché pensava ai mostri, quei mostri che sempre popolavano i suoi sogni. Aveva detto a mamma che non voleva dormire di nuovo da sola in quella stanza, ma mamma non le volle dare retta e le ordinò di coricarsi nel suo letto e di chiudere gli occhietti perché i mostri non c'erano. Mary non ci credeva. I mostri c'erano ed erano tutti intorno a lei a fissarla. Però stavolta erano diversi.Mary capì che non volevano spaventarla, anzi, la pregavano di alzarsi e di seguirli. "Ma perché?" si chiese la bambina. Mary si fece coraggiosa, come le diceva sempre mamma, e seguì i mostri dentro il baule che conteneva i giocattoli rotti. Si perse in un mondo strano, dove i buchi di un formaggio formavano la terra e dove bibite di coca-cola erano piantate come alberi ai fianchi della strada di gorgonzola. Un'enorme casa a forma d'anguria l'aspettava. Mary entrò e vide altri mostri, le indicavano una scala fatta di buccia d'ar... (continua)

Flory Funny 24/03/2011 - 01:09
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INGHILTERRA , FOREVER

Viaggiare, una parola che significa volare,la mente ti porta dove non sempre puoi essere presente.
Il mio periodo delle scuole Medie è da considerarsi bello e creativo anche se i brufoli e la mia concezione di abbigliamento voleva dire essere più Casual possibile, capelli sulla fronte fino a coprire parte degli occhi e brufoli da nascondere sotto le creme e il fondotinta x essere più bella (altrimenti gli amici e compagni di scuola ti potevano prendere in giro).
Ricordo i professori ma in particolare la mia Proff.di INGLESE.
Mi sono innamorata dell'Inghilterra appena ha cominciato a parlare del luogo degli abitanti
e delle loro abitidini a suon di idiomi e regole grammaticali conoscevo sempre più profondamente senza esserci ancora stata.
Questo luogo, che idealizzavo come mia meta, più passavano le settimane di scuola e le lezioni 3 volte alla settimana era diventato un appuntamento intrigante con il mio futuro.

Pensavo all'entusiasmante viaggio in aereo,
volare sopr... (continua)

Alice clarence 27/03/2011 - 23:27
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Uomo-bambino.

Uomo bambino,nella tua mente complessa,giocasti con
castelli di arida sabbia su di una riva di un'insipido
mare.
Sotto il cielo,nubi scure scatenate dall'insicurezza,
dall'ingenuità,dalla perdizione totale,della ragione,
preannunciarono grande tempesta - scompiglio e distruzione
dei sensi...
Cosicchè,di me privasti di amarti,prima che potessi
raggiungerti nel reale ed imponente castello da contenere
tutta la ricchezza dell'amore nostro.
Proprio mentre,stavo per giungere dentro di questo regno,
il sogno di un'intera vita,svanì come fumo - nell'aria
già empia di questo stesso.
Capriccioso bambino,dal cuore tenero oggi - dal cuore
duro domani,più,non oserò sollevarti dalla tua
inconsolabile ed accecante ira - ove,ha permesso di
inoltrarmi adesso...nel più profondo abisso.... (continua)

Clarissa Luce 04/04/2011 - 12:47
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