Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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C'era ma non si vedeva.

Si chiama Earlier, ha trent’anni e nessuno l’ aveva mai amata.
Che si può dire a proposito di una persona che ha perso ogni cosa dopo averla trovata?
Quali considerazioni si possono fare su una persona delusa da se stessa? E quali altrettanti aggettivi si possono usare per definire una ragazza costantemente abbandonata?
Che bello sarebbe stato vivere diversamente e in preda alle follie più folli della vita.
Ancora le sembra di rivederle … sì, loro. Tutte quelle persone perse durante il suo cammino.
È stata un carillon funzionante per tanto tempo, con una bella musica e venduto ad un prezzo molto alto ma ora era stanca. È ferma dalla metà dei suoi attuali anni e ci sono stati momenti in cui ha creduto che la speranza di tornare a girare, come una volta, avesse deciso di non farle più visita.
Ci sono così tante cose che avrebbe voluto godersi di più e solo Dio sa quanto vorrebbe tornare indietro nel tempo per cancellare tutto e rifare da capo ogni singola azione. Con la stessa ... (continua)

FraAaron 759 08/01/2015 - 22:56
commenti 2 - Numero letture:1418

Argomento: PERSONAGGI CATTIVI (con qualche buona qualità)

Voto:
su 0 votanti


Una folle immaginazione.

Avevo la strana abitudine di starmene alla finestra della mia camera per la maggior parte del giorno. Un’ abitudine davvero insolita, penserete ma smentirò le vostre deboli menti dicendovi che, nonostante tutto quel bel giardino e le grazie divine che l’ospedale offriva, c’era molto poco da fare.
Perché sono finita qui dentro? Non lo so nemmeno io. I medici avevano avvertito i miei genitori di una certa malattia mentale dedita ad immaginare ogni cosa mi capitasse nell’arco della giornata. Non ero sicura nemmeno io di cosa dicevo, facevo o addirittura mangiavo. Tutto per me era un’ avventurosa immaginazione. La vita stessa era una bugia, l’insieme degli affanni e della gioie … tutto una dannatissima bugia.
La verità, però, era un’altra. A me piaceva stare in quel posto decorato in modo angosciante e squallido. Le pareti verdi e le porte delle varie stanze bianche non davano di certo un aspetto gradevole alla struttura, eppure a me piaceva.
Tutto oscillava fra la noia e il dolore. ... (continua)

FraAaron 759 26/03/2015 - 22:52
commenti 3 - Numero letture:1177

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 2 votanti



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