Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Gioventù tradita

"Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come una camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto ? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse."
Barcollando si diresse verso l'ingresso, orecchiò per pochi secondi dietro la porta per accertarsi che nessuno in quel momento transitasse per le scale, aprì e scese di corsa. In breve fu in strada.L'aria pungente gli procurò una sensazione gradevole e la respirò a pieni polmoni; diede ai suoi passi un ritmo più pacato e si avviò verso casa. Dormivano tutti, sua moglie Annina e i tre figli, Ciro, Mariaconcetta e l'ultimo, Gaetano.
Quando il pensiero si fermò su Gaetano, la sua sudorazione si fece piu intensa, accompagnata a vertigini e a un tremito incontrollabile; gli si ripresentò alla mente la... (continua)

Aurelia Strada 19/06/2017 - 18:14
commenti 11 - Numero letture:1048

Argomento: INCIPIT PER UN NOIR

Voto:
su 6 votanti


UN COMPLEANNO DA RICORDARE

Un tale aveva deciso di festeggiare il suo quarantesimo compleanno facendo qualcosa di particolare,qualcosa che avrebbe ricordato,queste erano state le esatte parole rivolte alla madre con la quale era tornato a vivere dopo il divorzio da quella serpe della ormai ex moglie che,nonostante il tradimento,era riuscita a spillargli mensilmente,grazie al suo amichetto,per l’appunto avvocato,un bel po’ di soldi e per fortuna che non avevano avuto figli altrimenti sarebbe rimasto sul lastrico. Antonio,questo è il nome del nostro annoiato impiegato,lavorava ormai da tredici anni in una piccola azienda in provincia di Milano.Tutti i giorni la solita vita,che dopo il divorzio non era per niente migliorata,anzi ora,tutto casa e lavoro,non cercava neanche di divertirsi un po’ sebbene di amici ne avesse tanti. Come festeggiare l’importante compleanno? Aveva pensato ad un viaggetto tanto aveva qualche giorno di ferie da prendere prima di perderli ma a qualche settimana da quella data il suo datore d... (continua)

Papavero nel vento ... 24/07/2015 - 19:40
commenti 3 - Numero letture:1944

Argomento: LA TRAMA

Voto:
su 48 votanti


Il sabato del villaggio

Teresa avrebbe dormito fino a tarda mattina, se non fosse stata per la madre che con premura le ha ricordato che il sole avrebbe arse le piantine lasciate con le radici nell’acqua, fuori al balcone, ove non le avesse piantate subito, al fresco del primo mattino. Si stiracchia giù dal letto, si strofina gli occhi con le mani e poi dice: ma che noia svegliarsi all’alba e fare la vita da contadina. Era da tempo che pensava di voler cambiare vita; ogni giorno era un incubo, chiudeva gli occhi e pensava alla città e alle belle storie raccontate dai cugini, che da tempo avevano abbandonato la campagna e si erano trasferiti nel centro urbano. Intanto si reca nel podere di famiglia, con fatica alza in su la lama della zappa. Quando la scendeva, anzi, era come se prendesse una discesa e riposava; si rianimava per un attimo. La terra non riusciva a vederla tutta zappata. La vedeva, permanente tappeto di gramigna, e stentava ad andare avanti per far crescere lo spazio marrone delle zolle voltate ... (continua)

Savino Spina 02/05/2017 - 19:11
commenti 6 - Numero letture:4683

Argomento: DA UNA POESIA CREA UNA STORIA

Voto:
su 3 votanti


Il male dentro

Come medico condotto entravo in tutte le case di Collelieto e conoscevo tutti. Mi erano note, naturalmente, le loro condizioni di salute ma non solo giacché ai più piaceva mettermi al corrente dei problemi, dei progetti, delle situazioni belle o brutte che si trovavano a vivere. Mi fermavo volentieri a scambiare quattro chiacchiere e mi interessavo sinceramente alle loro cose; quando potevo, davo anche una mano.
La famiglia Toselli abitava quasi in campagna; la loro casa era l'ultima del paese e si poteva considerare una fattoria per il numero e le specie di animali che vi si allevavano e per le attività produttive che vi si svolgevano finalizzate al mantenimento della famiglia e alla vendita. Quando sono arrivato in paese, cioè nel 1952, i Toselli erano sei : Saverio con la moglie Clara, il figlio Silvio sposato con Gilda dalla quale aveva avuto due figli, Matilde e Filippo, rispettivamente ,all'epoca, di otto e cinque anni.
Ad aiutarli , durante il giorno, sei o sette operai a... (continua)

Aurelia Strada 11/08/2016 - 17:00
commenti 3 - Numero letture:1122

Argomento: UN SEGRETO

Voto:
su 1 votanti


E, in inverno?

-Allora,non mi fai entrare?- una ruga dalla sua fronte la saluta, Giulio è teso
-No non ti faccio entrare, non so chi sei- Mara ha varcato la soglia, la porta dietro di sé, socchiusa, sostiene la schiena.
-Dai non scherzare, è casa mia-
-Non ti conosco, hai una maglia bianca, a te non piace il bianco...-
-Non giocare Mara, non è il momento-
-Sono mesi che non è il momento, l'ho capito bene, o mi sono confusa? Ti ho rincorso sotto la pioggia, mi sono graffiata i piedi nudi sui sassi, le spalle hanno raccolto l'acqua che scendeva dai capelli ed ho inghiottito il mascara che segnava il mio viso...un clown? Io. Mi sono confusa quando la doccia calda disegnava il vapore sul vetro e nella cabina il vuoto si muoveva nel suono di uno scroscio che andava giù, spazio disabitato, il tuo corpo altrove. Ho letto un libro sul penultimo scalino di pietra, il posto più scomodo della casa, dici tu, ma mi son confusa e non ho sentito la tua cura, e se non ho mangiato ho trovato gonne che non stava... (continua)

Grazia Giuliani 06/02/2019 - 19:47
commenti 9 - Numero letture:991

Argomento: INCIPIT DIALOGATO

Voto:
su 8 votanti



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