Opera scritta il 01/01/1970 - 01:00
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Commenti
Geniale la tua disamina, Giuseppe. hai saputo giocare con tutte le parole che hanno a che vedere con il trsporto su rotaie e ne è uscita una recensione davvero bella ed originale al massimo. grande Giuseppe...in questo campo sei unico, non ho mai avuto in vent'anni e più di frequentazione delle piattaforme letterarie commenti tanto belli e completi, originali, incisivi. Complimenti. Ciaociao.
Giacomo C. Collins 01/08/2020 - 15:55
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In "I nostri pensieri abbracciati" titolo azzeccati mette in evidenza l'innesto dell'anima di due persone, in questo caso tra nonno e nipote evidenziandone l'amore filiale, in cui la tempistica fra i due "personaggi" risulta sempre in sincrono contribuendo enormemente al racconto dal punto di vista estetico dal sapore Amacord che più Amacord non si può
Bravo Giacomo, puoi adesso scendere alla stazione di Cinque Stelline.
Bravo Giacomo, puoi adesso scendere alla stazione di Cinque Stelline.
Giuseppe Scilipoti 01/08/2020 - 14:56
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Da menzionare di come di tutto ciò che viene rammentato è reso nitidamente nonchè "espresso" attraverso due prospettive ovverosia un lasciare due memorie, due versioni dello stesso ricordo visto che le aspettative di te giovincello avevano contemporaneamente ricreato eventi immaginari su una tappa prevista ma non raggiunta: Venezia.
(segue disamina)
(segue disamina)
Giuseppe Scilipoti 01/08/2020 - 14:55
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... dove il ricordo dei treni di allora si allinea al ricordo dell'adorato nonno e naturalmente alle fasi descritte. Il ritmo non conosce "fermate", quindi è di tipo "diretto" e le righe ci regalano uno (S)compart(iment)o emozionale non da poco.
(segue disamina)
(segue disamina)
Giuseppe Scilipoti 01/08/2020 - 14:54
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Ciao Giacomo, sto aspettando che "fischia" la mia caffettiera, in attesa mi sono messo a leggere questo componimento e te lo recensisco con estremo piacere.
Un procedere a ritroso attraverso dei flashback che che fanno chiudere gli occhi e scuotere nostalgicamente la testa.
Una lettura molto bella che vale il prezzo del biglietto, per come l'hai rappresentata penetra dentro il lettore in silenzio e con delicatezza, una scrittura essenziale che segue adeguati "binari" narrativi...
(segue...)
Un procedere a ritroso attraverso dei flashback che che fanno chiudere gli occhi e scuotere nostalgicamente la testa.
Una lettura molto bella che vale il prezzo del biglietto, per come l'hai rappresentata penetra dentro il lettore in silenzio e con delicatezza, una scrittura essenziale che segue adeguati "binari" narrativi...
(segue...)
Giuseppe Scilipoti 01/08/2020 - 14:52
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Il titolo la dice lunga sulla dolcezza infinita di questo tuo racconto...
Mimmi Due 09/11/2019 - 13:35
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Giacomo, un racconto che fa ridere e che commuove, un misto di emozioni...
l'arte di arrangiarsi, in questo caso quella di tuo nonno, è quella marcia in più che non dovremmo mai perdere...
Bravissimo
l'arte di arrangiarsi, in questo caso quella di tuo nonno, è quella marcia in più che non dovremmo mai perdere...
Bravissimo
Grazia Giuliani 09/11/2019 - 13:32
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Questo racconto mi é piaciuto molto per la storia e per come l'hai scritto.Ciao Giacomo.
Antonio Girardi 09/11/2019 - 13:16
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Un racconto bellissimo. hai disegnato una storia dolce e avvincente arricchita dall'atmosfera e dai sapori perduti del tempo.. Complimenti Giacomo
Francesco Gentile 09/11/2019 - 12:02
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