OPERA

Opera scritta il 01/01/1970 - 01:00

Da

Letta n.1 volte.

Che scrivi bene già lo sai. Il tuo racconto che presumo autobiografico, l'ho trovato molto gustoso,essendo più o meno coetanei(presumo)conosco alquanto bene le varie filosofie sessantottine, viste ovviamente dal punto di vista femminile(aggiungo del sud). Mi ha molto divertito il finale. Complimenti.

santa scardino 21/06/2020 - 15:00

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Porca vac....ca Giuseppe, come ho fatto a fare questa tremenda gaffe? Cosa c'entra Ali di carta con OggiScrivo? Imperdonabile...lo correggo subito anche se scomparira per un certo periodo. Minchia Giuseppe, che commento mi hai fatto...ed è tutto vero, anche che io ce l'ho più lungo...ce l'avevo lungo anche da piccolo, il racconto. Il maestro mi diceva: stringi Giacomo, ce l'hai troppo lungo....ahahahahah....ciaociao, sei un grande.

Giacomo C. Collins 17/06/2020 - 14:13

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PS. menzioni Ali di Carta anzichè l'illustre sito di Oggi Scrivo.
Come hai fatto a non accorgerti di questa svista??????????
Non ti perdono, non me ne frega una sega!
P.P:S. vabbè dai, come contraltare mi hai fatto ridere tantissimo. Non ti fare seghe mentali. Perdonato e lodato con cinque stars che si impugnano che è un piacere. Se le tiri... schizza via la polvere di stelle. Buon passatempo!

Giuseppe Scilipoti 14/06/2020 - 21:47

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Gli aspetti che contribuiscono a rendere il racconto riuscito ci sono praticamente tutti, in primis la sincerità del linguaggio. Chissà, magari con facilità c'è sempre quel qualcuno nel riconoscersi in qualche spezzone o sequenza.
Bravissimo Giacomo, sei il number One qui su Oggi Scrivo con la narrativa.
(segue... e no caro, ancora non ho finito!)

Giuseppe Scilipoti 14/06/2020 - 21:46

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Analizzando globalmente il componimento posso affermare col sorriso sulle labbra che una gag o una chicca ne chiama immediatamente un’altra tant'è che durante la lettura non mi dava il tempo di riprendermi dalle risate precedenti. E tra sequenze probabili (quelle autobiografiche) e potenzialmente probabili si va sempre in crescendo sino ad arrivare al culmine in un finale da maestro, forse un pochino amaro per non aver fatto alla Andrea Roncato con il "Che ci do che ci do che ci do"
(segue)

Giuseppe Scilipoti 14/06/2020 - 21:44

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Auto ironia unita con dell'autoerotismo, mai e sottolineo mai volgare, semmai umoristicamente e simpaticamente ammiccante.
1968... sai che il titolo inizialmente mi aveva scoraggiato? Quel periodo lì sia a livello letterario, storico, cinematografico etc, l'ho sempre reputato pesantuccio sebbene riconosco l'importanza di quell'annata o comunque dei tardo anni sessanta. Tu nel 68, col desiderio di far sfogo alla tua sessualità, compreso il 69. E magari pure il 70! :D
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 14/06/2020 - 21:44

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Ciao Giacomo, sei fortissimo. Un racconto davvero togo, una sfilata di sequenze intrise di stravaganza e di humour, ragion per cui da codesto andamento scoppiettante in "1968... l'amore libero" riconosco una gagliardidissima abilità scrittoria. Ero convinto che con il mio "Solitario", in tema di seghe non mi aveva superato nessuno. Mi ha segato, emh, mi hai battuto. E non solo con il canonico “cinque contro uno” ma per il testo narrativo in sè. Ce l'hai più lungo. Il racconto, dico.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 14/06/2020 - 21:43

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Creatività, maestria, emozione; i tuoi racconti deliziano, incantano.
Ciao Giacomo

GiuliaRebecca Parma 28/03/2020 - 17:32

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Quante ispirazioni possono venire dal mare e dalle sue onde....mi è piaciuto

Francesco Scolaro 27/03/2020 - 12:08

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Conoscevo anche questo, ma l’ho riletto con piacere, il che è facile con i tuoi racconti, di qualsiasi genere essi siano!
Ciao Giacomo e grazie dei bellissimi commenti, forse un tantino immeritati...

Mimmi Due 27/03/2020 - 11:45

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L'immedesimazione, qui, per i maschietti del sito è d'obbligo!

Leo Pardiss 27/03/2020 - 11:42

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Ringrazio tutti per i bei commenti e colgo l'occasione per spiegare che il linguaggio un tantino troppo scurrile( che non mi si addice) è stato usato solo per fare autoironia, visto che da questo racconto ne esco male, diciamo così...anche se la verità autobiografica non è esattamente questa( solo in parte)...credo che il numeo di letture e commenti inferiori alla mia media sia dovuto anche a questo fatto. E poi la lunghezza...so per esperienza che superata la pagina e mezza di formato A4 il lettore si stanca. per tenerlo agganciato serve un contenuto davvero importante, che in questo racconto non poteva essrci. A maggior ragione grazie a chi ha resistito ed è arrivato in fondo. Un saluto e un augurio di uscire indenni da questo momentaccio.

Giacomo C. Collins 27/03/2020 - 08:25

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Giacomo, quando ti leggo vedo ciò che scrivi. E hai trattato con garbo e ironia anche le scene più "osè".
Ultra bravo!

Ida Falconeri 27/03/2020 - 07:39

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Sei riuscito a trattare certi temi con notevole ironia. La parte finale è poesia.
Veramente bravo!

Valeria Germani 26/03/2020 - 16:29

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GIACOMO...La gioventù è bella e non torna più...perche se tornasse si sarebbe preparati, meno goffi ma forse meno felici!
Ciao scrittore

mirella narducci 26/03/2020 - 16:12

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Felicità e tribolazioni della maturazione...ma poi si finisce mai di maturare?!!
Scritto bene e molto coinvolgente con un finale che sa di poesia!
Bravo davvero

Grazia Giuliani 26/03/2020 - 15:33

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Ogni uomo ha la sua storia ed è dentro quella che vagano bonariamente i ricordi di cui si fa parte, hai una capacità descrittiva eccellente anche in questi racconti un po' osé. Il mio sentito elogio.

Maria Luisa Bandiera 26/03/2020 - 11:14

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Un sorriso me lo hai strappato, ma non solo. Oltre ad aver narrato con la tua solita maestria nell'uso della parola, qui c'è la disinvoltura di "chi si masturba per non perdere l'orientamento" (Alda Merini)
Poi hai parlato di quel periodo a Milano (sono nato e cresciuto alle porte di Monza) di cui spesso ho sentito i racconti dei frequentatori del bar dove avevo domicilio.
E la parte finale non è altro che poesia

Mirko D. Mastro(Poeta) 26/03/2020 - 06:00

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Ogni uomo è una storia... grazie di aver condiviso questo magnifico racconto di vita!

loris comi 25/03/2020 - 22:16

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