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Uomo rigettato

Messo lì a riposare
e lì seduto a congelare,
vicino a strade silenziose
e speranze ormai esplose;
Messo lì a riposare
e il nuovo giorno ad aspettare,
tremavo
come corde di violino,
lì stavo,
neanche fossi un vecchio calzino.
Messo lì a riposare,
notte lunga da passare,
dal freddo ero trafitto,
il Cielo ormai il mio soffitto;
Messo lì ad aspettare,
nessun rumore riuscivo più ad ascoltare,
il freddo più non sentivo
e del dolore ormai privo,
la notte più non c'era
e la luce più non finiva.


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Poesia scritta il 11/01/2019 - 01:39
Da Luca Rossi
Letta n.797 volte.
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