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AFFIORA UN PENSIERO D'AMORE (incipit)

Le istruzioni sono:

...scrivi un racconto che inizi così: "In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei.... (o a lui nel caso di autrice)"


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~



Noi no

In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lui, posso sentire ogni fiato, ogni piega, dove ci siamo persi, anni fa.
All'ufficio postale c'era la fila, la stanza piccola non accoglieva tutti, noi sulla porta, tu a un lato, io dall'altro. C'eravamo solo salutati, per educazione, ogni tanto i nostri sguardi si cozzavano in quella fragile distanza. Una signora ci è passata in mezzo
“Voi siete insieme vero?”
“No, noi no” ho risposto
“Ma che vuol dire?” e sei scoppiato a ridere, ed io pure.
Ti avevo visto altre volte, al tuo negozio. Stanco, a testa bassa, e così ho pensato “Allora ridi!”
La fila davanti a noi si è esaurita, mi hai fatto passare prima di te
“Avrò tempo per guardarti ancora” mi hai detto
“Grazie” mi sono avvicinata allo sportello, il direttore ha fatto le spallucce e una smorfia, ci conosciamo,gli avrei tirato il pacco dei depliant informativi dietro, ma c'era il vetro.
Tu, eri all'altro sportello, non ci siamo salutati, sono uscita, il giorno dopo partivo per una vacanza, il sole ammaccava l'asfalto che non sopportava tanto calore.
Chissà quanto hai cercato il mio numero telefonico, solo una volta l'ho lasciato al tuo negozio e non a te, che nemmeno mi avevi guardato.
“Senti ma non ho capito dove vai domani in vacanza...” hai esordito chiamandomi
“Non l'hai capito perché non te l'ho detto”
“Di solito che cosa bevi alle undici di mattina con trentasette gradi?”
“Una cedrata, fresca”
“Ne ordino due se ti va bene, sono al bar da Giulio”...
Ho un libro tra i miei, è il tuo preferito, lo hai dato a me, dentro tengo la prima lettera che mi hai scritto, in fondo “per sempre tuo”
Hai un libro tra i tuoi, è il mio preferito, l'ho dato a te, dentro tieni la prima lettera che ti ho scritto, in fondo “sarà sempre così”.
Ieri, all'ufficio postale, eri allo sportello accanto a me, non ti avevo visto, mi sono voltata e ho inciampato nel tuo sguardo, niente è cambiato, tranne il direttore.



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Scrittura creativa scritta il 13/04/2019 - 00:59
Da Grazia Giuliani
Letta n.849 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Bello, brava, scorrevole e piacevole. Ciao

giovanni benvenuto vavassori 17/04/2019 - 18:22

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Un racconto piacevole, l'ho letto molto volentieri grazie per aver commentato il mio racconto

Marianna S 14/04/2019 - 22:05

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Anche un solo racconto perfetto, capace di aprire un mondo nel quale anche qualcun altro voleva venire,
basta a giustificare un intero libro. Io in questo tuo mondo "postale" ci sono venuto volentieri

Mastro Poeta 14/04/2019 - 17:34

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Bello, molto, scritto benissimo, scorrevole e per fortuna corto, cosi ho potuto leggerti perché mi piace un sacco come scrivi!! Bacione

Maria Isabel Mendez 14/04/2019 - 01:22

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Tralascio il giudizio sullo stile ampiamente applaudito altrove. Continui a tracciare immagini emotivamente coinvolgenti. Perciò m'aspettavo un finale che non comprendesse un duplice infinito di attesa. Sui libri che restano si può costruire poesia d'amore: e qui ce ne è. In evoluzione però bisogna che sia...

Ernesto D'Onise 13/04/2019 - 17:58

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Sai creare spunti di sincerità che coinvogono e invitano a seguirti.
Molto bello. Buon fine settimana Grazia.

mare blu 13/04/2019 - 15:42

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Molto bello, L'insieme tra racconto
e dialogo. buon sabato Grazia

Salvatore Rastelli 13/04/2019 - 15:12

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È vero, come scrive Laisa, certe cose non cambiano mai. Possono trascorrere minuti o anni, ma quei fili invisibili non si spezzano facilmente.
Una storia che fa bene all'anima, una storia come tante ma che arriva al lettore in modo immediato.
Perché, Grazia, riesci ad emozionare ...

PAOLA SALZANO 13/04/2019 - 14:13

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e non può cambiare nulla
anche se tutto cambia
il libro
chissà, ognuno di noi ha un libro che gli ha segnato la vita, un libro che hai letto con le lacrime agli occhi, un libro in cui ti sei ritrovata a ridere di gusto mentre quello dell'ombrellone accanto ti guarda con sospetto...
ecco, in quel libro si può mettere tutto
e tutto resta per sempre
sei grande Grazia
riesci a rendere magico qualsiasi argomento
forse, abbiamo tanto in comune....

laisa azzurra 13/04/2019 - 13:59

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Buongiorno Grazia, ho trovato gradevole questo racconto. Quando alla Posta si va ... apposta. sembra avere delle venature autobiografiche, tra l'altro certi sguardi e sequenze ricordano ciò che è avvenuto al sottoscritto in diverse circostanze e questo aggiunge ulteriore apprezzamento.
Per il resto lasciati dire una cosa:
Il racconto, al di là che lo proponi per il contest di Aprile, nulla ti vieta in seguito di continuarlo.
hai tutte le carte in regola per tentare di proseguire negli incipit che proponi, c'è stoffa più che sufficiente sufficiente per fare dei bei vestiti. Qui ci possiamo accontentare di questa prova di "sartoria".
Un "tessere" narrativo che tra l'altro trovo tenero, difatti durante la lettura mi è venuto naturale pensare:
"A sti due li vedo proprio bene insieme."
Brava, mi è piaciuto.
Partecipo anch'io al Laboratorio di Scrittura Creativa, mi hanno pubblicato alcune ore fa.
Con molto piacere saprò lieto di leggere un tuo parere.
Ti auguro buon Week-end.

Giuseppe Scilipoti 13/04/2019 - 12:36

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