Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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Per ogni giorno trascorso a litigare con te

Non lo poteva soffrire,non lo aveva mai potuto soffrire. Era dalle elementari che quel presuntuoso di Andrea Monaldi le dava fastidio.In prima elementare,alla festa di benvenuto, le aveva rovesciato addosso il piatto con dentro la torta e il bicchiere appoggiato lì proprio per completare il disastro!Tutti l'avevano presa in giro e non era bastato un anno per dimenticare. In seconda le aveva fatto beccare una ramanzina dalla maestra di italiano che le aveva ordinato di stare fuori la porta dell'aula con un cartello in mano che citava:"Tutti devono sapere quanto sono maleducata".Da allora aveva deciso di dargli pan per focaccia.Così erano iniziati i dispetti e chi più inventava più vinceva: se lui la metteva in imbarazzo davanti a tutti sapendo quanto fosse timida,lei raccontava di quanto non sapeva usare il vasino e piangeva perchè voleva il suo pannolino.Non erano stupidaggini visto che le loro madri,amiche da una vita,li avevano fatti crescere insieme come se fosse tradizio... (continua)

Anna Di Maio 11/05/2014 - 16:02
commenti 1 - Numero letture:1225

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 1 votanti


Il profumo delle orchidee

“Perchè ti alzi? Non è forse presto?” chiese l’uomo lasciando tuttavia che la donna che si trovava al suo fianco si alzasse dal letto che condividevano.
“Sì, ma non ho più sonno.” rispose lei con tono privo di intonazione.
“E non puoi restare?”
“Non posso.” ribeccò semplicemente la donna avviandosi verso il davanzale.
“Mi ami, Clara?” chiese lui poco dopo conoscendo già la risposta.
La vera risposta. La donna dai capelli neri lunghi e ondulati si strinse nella vestaglia sedendosi sul marmo bianco e freddo del davanzale.
“Ti amo, Enrico.” disse con voce tremante.
L’uomo si alzò dal letto e si avvicinò alla donna. Guardò l’orologio a pendolo sul pregiato comò della loro camera da letto. Si trattava di una stanza elegante e dorata, una gabbia ben arredata, sfarzi che servivano a nascondere il ferro freddo e sporco di quella prigione. Guardò sua moglie osservare romanticamente il cielo nero della notte. Clara era una delle nobildonne più belle della contea, una donna fiera ed elegan... (continua)

Anna Di Maio 17/02/2015 - 20:12
commenti 3 - Numero letture:1264

Argomento: IL DIALOGO

Voto:
su 8 votanti


Fuori Luogo

“Ti fidi di me sì o no?”
Ludovica sospirò non riuscendo ad annuire come qualche giorno prima quando Alessandra le aveva fatto quella domanda dall’amaro retrogusto retorico.
“Certo che mi fido.” le aveva infatti risposto il mercoledì scorso quando la sua migliore amica era piombata nel suo appartamento saltellando allegramente come il coniglietto pasquale.
Invece in quel momento non era poi più così sicura. Quando le aveva chiesto quel favore, lei aveva scosso violentemente la testa prima di scatenarle contro una tempesta di NO a varie tonalità vocali. Perchè diamine si era fatta convincere da quella pazza invasata della sua migliore amica?
“Perchè lei non può farlo.” le ricordò la vocina buona dentro di lei che voleva impedirle di macchiarsi dell’omicidio di una persona così importante nella sua vita “Se non fosse stata quasi investita da quel pirata della strada in moto e se non rischiasse così tanto il posto di lavoro non te lo avrebbe mai chiesto perchè ti vuole bene e sa co... (continua)

Anna Di Maio 16/06/2016 - 13:22
commenti 1 - Numero letture:1175

Argomento: SENTIMENTO

Voto:
su 1 votanti


A te che non leggerai mai

"Ti ricordi il primo giorno di scuola?"
Sorrido scuotendo la testa e tu mi guardi con quell'espressione sghemba di chi non potrebbe mai dimenticare.
"Ero così agitata che mi sedetti alla tua sinistra senza nemmeno salutare." pronuncio con tono da saputella e il tuo sorriso si amplia arrivando quasi sotto gli zigomi tanto si è fatto grande.
"Ti ricordi la fila?" mi chiedi ancora convinta forse di potermi cogliere in fallo.
"Ultimo banco, fila centrale."
"E ti ricordi della prima volta che abbiamo fatto arrabbiare la prof. di italiano?"
"Eravamo delle matte." rido mentre mi immergo fino in fondo in quel passato "No, tu lo eri. Io ti
seguivo senza pensarci due volte. Sei sempre stata tu la folle."
"E tu la secchiona."
Mi imbroncio. Tu scoppi a ridere e la tua risata strappalacrime è sempre stata troppo contagiosa perché la tristezza potesse non cascarci, non lasciarsi coinvolgere.
"Ti ri... (continua)

Anna Di Maio 10/02/2017 - 13:36
commenti 3 - Numero letture:1247

Argomento: MINIRICORDI

Voto:
su 2 votanti



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