Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



IL PRINCIPE CHE SORPRESA

Da: il principe ranocchio

C' era una volta un Re che aveva come figlia una bellissima principessa.
Era mora e aveva gli occhi da cerbiatta.
Il suo sorriso era luccicante e provocante come una bella e succosa ciliegia appena raccolta, altro che mela Melinda!
Giocava sempre nel giardino reale, giocando con la sua pallina preferita vicino alla fontana.
S' immaginava una pallavolista professionista in mini reggiseno e shorts, dentro una spiaggia affollata da bei ragazzi che la incitavano alla vittoria.
Si stava allenando con tenacia, quando all' improvviso sentì un rumore e dalla paura si sporse troppo nella fontana, ritrovandosi i capelli inzuppati come un mocio vileda e il suo vestito bianco tutto trasparente, da far invidia perfino al bucato appena lavato.
Due occhi inquietanti guardandola le dissero: <<ah principessa delle rane, però da tanto non vedevo una bella frutta, fatti baciare la scollatura, te mordo assai.>>
La lingua si allungò come una pellicola infinit... (continua)


Mary L 04/01/2018 - 19:02
commenti 8 - Numero letture:1064

Argomento: C'ERA UNA VOLTA UN RE

Voto:
su 5 votanti


C' ERA UNA VOLTA UN RE

C’era una volta un Re...
Così iniziano tutte le favole dalle più antiche a quelle più moderne. Ai giorni nostri di Re ne rimangono ben pochi, ormai stanno scomparendo dalla storia. Nel mondo ci sono meno di trenta monarchie, il titolo di sovrano in pochi riescono a meritarlo. I nuovi principi fanno matrimoni borghesi, non c’è più il bel sangue blu a scorrere in queste famiglie, le consorti sono attrici, o donne comuni separate, divorziate con prole a carico. Non rimane della monarchia che il fascino di altri tempi. Torniamo al nostro Re, dei nostri giorni, quello che emula il mitico Re Mida, ingordo e avido di ricchezze. Già come lui ce ne sono tanti, mai sazi di riempire i loro forzieri, che farebbero di tutto per diventare sempre più ricchi. Non pensate che siano felici, come il nostro Re Mida che ogni cosa che toccava si tramutava in oro, quale più atroce condanna fu quel dono per soddisfare la sua bramosia. Tutto diventava oro; uomini, animali, cibo, figli...questa esagerata ricch... (continua)

mirella narducci 07/01/2018 - 17:59
commenti 4 - Numero letture:2210

Argomento: C'ERA UNA VOLTA UN RE

Voto:
su 4 votanti


la bella addorentata

Si, tanto tempo fa c’era un re…ma anche oggi ci sono, si difendono dal passare del tempo. Dei malefici di vecchie streghe ormai in disuso, non se ne curano più. Il nostro re era anziano e malato e sedeva su un vecchio sofà di stoffa rossa. Al giorno d’oggi sarebbe anacronistico anche parlarne, abituati come siamo, a conoscere solo re giovani e gossippari alle prese con le starlet del momento, seduti sulle reali sedie sdraio in qualche amena e costosa località lontano dal mondo comune. Ma torniamo al nostro re. Il sofà era scomodo, segnato dagli anni e…dai gatti che il movimento animalista dell’epoca riteneva un messaggio importante che il re rivolgeva ai sudditi. D’altra parte la cassa mutua artigiani non riusciva a coprire più i fondi pensioni degli stessi per cui “i sofanieri” stavano sparendo dopo anni di lotte sindacali. La stanca mente reale era ormai affollata da ricordi e pensieri tumultuosi che si sarebbero dissolti solo allorquando l’amata figlia, ancora troppo giovane, fosse... (continua)

Nino Curatola 12/01/2018 - 10:12
commenti 5 - Numero letture:1200

Argomento: C'ERA UNA VOLTA UN RE

Voto:
su 3 votanti


I respiri della mia prosa

Guardo quelle due uniche nubi nere che camminano nel cielo, e forse un po’ sorrido. Devo aver pensato per un istante che quelle, insieme alle altre nuvole, assomigliano alla mia anima… bianca so di averla, ma solo quando lei diventa come l’inchiostro arriva il tempo di regalarla a voi.
William Somerset Maugham disse che “uno scrittore non scrive soltanto quando è a tavolino, scrive tutto il giorno, quando pensa, quando legge, quando fa esperienza. Immagazzina ogni sensazione, ogni persona che incontra”. Ricordi nonno quando ti leggevo “moom” ? La luna e sei soldi… lo abbiamo consumato insieme. Ti piaceva ripetere “tutti i giorni mi sono alzato e sono andato a letto”, poi sei solo restato a letto… E ancora “uno scrittore scrive quando fa colazione. Scrive quando fa l’amore. Un lavoro a tempo pieno”. Come è stato per te accudirmi quando ero un fuscello alla scuola elementare. Te lo ricordi? Mi facesti riscrivere FUSCIELLO ogni mattina… latte e Nesquik, e SCIenza e coSCIenza. Non fa nien... (continua)

Mirko D. Mastro 05/06/2020 - 17:13
commenti 12 - Numero letture:881

Argomento: MINIRICORDI

Voto:
su 6 votanti


Quello scatto che ferma il tempo

Polvere. Quanta polvere che si è depositata su quel mobile che non apro da anni ormai.
Eppure non è passato chissà quanto tempo dall'ultima volta che l'ho spolverato. Una settimama o forse due. Sempre di fretta, sempre sbadatamente, sempre rincorrendo il tempo che, chissà perchè, va di fretta più di me.
Lo spolvero di sopra, ai lati, sui cassetti. Ma non li apro quasi mai perchè vado di fretta. Non ricordo quasi più il contenuto di quei quattro cassetti. Vecchi quaderni, oggetti che forse non servono più.
Dal terzo cassetto sbuca un angolo di qualcosa. Lo apro, non tutto, per sistemarlo dentro. Lo faccio, sto per richiuderlo ma resto ferma, ci penso un pò. Oggi ho un pò di tempo. Mi siedo per terra, gambe incrocoate e tiro fuori quella foto che stava sbucando.
C'erano pure delle foto in uno di quei cassetti di quel mobile.
Guardo quella foto, sorrido e resto con lo sguardo perso nel vuoto, nel silenzio e nel profumo dei ricordi.
Oggi il tempo non è di fretta. Oggi il tempo si fe... (continua)

Chiara Giuranna 16/01/2020 - 16:21
commenti 3 - Numero letture:719

Argomento: LA FOTOFRAFIA

Voto:
su 1 votanti



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