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Perché ti fermi

Perché ti fermi?
Il sangue sulle pietre è verde,
giallo il ramarro, il carro è fermo
Sudo desideri d’angoscia
e si perde il pianto nella valle
mentre nel cuore lo spirto muore.
Solleva il vento, sradica i cipressi,
scuoti la roccia,
distruggi la fauna selvaggia nei pressi del fiume,
fammi brandelli e seminami mirto.
Vieni, cammina, è vicina la mia mano, afferrala,
tendimi le dita:
sarà volo d’uccelli sulla gota le tue carezze,
sugli occhi di torpore dal lume spento,
ultimo alito di vita.



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Opera scritta il 04/03/2015 - 14:54
Da Ugo Mastrogiovanni
Letta n.948 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Intensa e con una chiusa davvero stupefacente!! Buona giornata,

Chiara B. 13/03/2015 - 10:44

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La vita non può fermarsi! Il cammino è tortuoso, forse l'ultimo tratto è difficile, ma sempre va! Semineremo fino all'ultimo, vero Ugo?... Profondissima!...

Gio Vigi 05/03/2015 - 17:00

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La vita ,un lungo e impervio cammino se ti tendono la mano bisogna afferrarla ,intensa e significativa,complimenti Ugo

genoveffa 2 frau 05/03/2015 - 09:31

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Della serie... "Quando s'ama la vita"... Un poetar che invita a riflettere... Lieta giornata Ugo...

Rocco Michele LETTINI 05/03/2015 - 08:55

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