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Amor filiale

"Quando, da vivi, voi stavate qui,
vi ho trascurati, cari genitori,
per una donna ed or, che siete lì,
rimasto sono sol con dissapori!


Voi m'amavate, ma io non vi capivo,
ché da maliardo sguardo fui rapito
e insieme a lei fuggii con cuor passivo
e stetti fino a quando fui tradito.


Scappò da me per stare con un altro
ed or, che sono solo con me stesso,
non sento affatto d'essere più scaltro,
ché sol dolore in me rimane impresso.


Perdono chiedo a te, mamma mia cara,
perché allor ti lasciai quand'eri in vita,
ma, adesso che la via si fa più amara,
rimpiango tanto la tua dipartita!


Pure per te, papà, provo rimorso;
mi pento per l'amor che non ti ho dato;
anche se inutilmente l'ho rincorso,
ti giuro, mai come ora, io t'ho amato!


È vero che ho lasciato voi due soli
e che non vi ho mai chiesto alcun consiglio,
però, lenite almen tutti i miei duoli;
questo è il mio amor ed io son vostro figlio!".




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Opera scritta il 27/03/2015 - 15:47
Da Giuseppe Vita
Letta n.1184 volte.
Voto:
su 9 votanti


Commenti


Toccante e riflessiva. Molto intensa. Buona Pasqua

Romualdo Guida 29/03/2015 - 19:11

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Toccante poetar... che lascia melanconia... Lieto fine settimana Giuseppe

Rocco Michele LETTINI 28/03/2015 - 10:16

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Una accorata dedica rivolta a molti genitori,quanti figli sentiranno loro questi saggi e toccanti versi,complimenti

genoveffa 2 frau 28/03/2015 - 09:42

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Struggente "lettera" da "ascoltare" in silenzio e farla propria come messaggio al cuore!

Giancarlo Gravili 28/03/2015 - 07:58

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