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Celebrazione

Mi ricordo che, un giorno
Mi sentivo considerato:
Quante persone il fato
Mi aveva messo intorno!


Lunghi applausi scroscianti,
Mille sorrisi sinceri:
Quanti ammiratori veri
Mi coprivano di vanti!


Quel dì feci il discorso
Più bello della mia vita:
Non feci alcun discorso;
E andai, come un eremita.


Ebbi lo sdegno per essi
E faticavo a guardarli:
Li conoscevo, quei tarli,
Che rodono le mie messi!


Avrei voluto scendere
E schiacciarli sotto i piedi:
Ma perché dovevo svendere
Quel giorno senza eredi?




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Opera scritta il 18/05/2015 - 20:27
Da Giulio Cerrato
Letta n.914 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


"Non ti curar di loro ma guarda e passa", ammoniva Dante Alighieri. Certamente le ferite sanguinano, quando si viene altamente delusi.Ritengo che coloro che hanno voltato le spalle, forse per gelosia del successo altrui, non avrebbero meritato altro che un sì degno atteggiamento signorile da parte dell'autore, che pure io stesso avrei adoperato, in una simile circostanza. Eremita si resta, spesso, ma non per sempre!

Arcangelo Galante 20/05/2015 - 15:09

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Capita spesso nella vita che ti voltino le spalle. Il comportamento esatto risiede nella tua chiusa.

luciano rosario capaldo 19/05/2015 - 09:05

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Un acuto in chiusa... più che doverosa domanda... Diligenti quartine... Lieta giornata

Rocco Michele LETTINI 19/05/2015 - 08:52

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