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Il funambolo

Come funambolo sulla corda tesa
percorri l’ultimo tratto della vita
senza protezione alcuna.
Ti reggi in precario equilibrio,
vacilli nei pensieri e sulle gambe,
mentre il sottostante brulichio
dell’umana essenza,
come infingardo squalo in attesa,
è pronta ad inghiottire, per sempre,
la tua instabile esistenza.



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Opera scritta il 21/05/2015 - 18:15
Da Domenico De Marenghi
Letta n.1575 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Ma siamo tutti un po' immortali ... Bei versi davvero :)

Paola Polidoni 22/05/2015 - 17:10

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Belle metafore! Una poesia amara e vera, davvero sentita e condivisa! Buona giornata,

Chiara B. 22/05/2015 - 11:23

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