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Per non dimenticare

Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando.
Distratto dal fatto che non riusciva proprio a ricordare quasi andò a sbattere contro un palo della luce:-ma dove ho la testa!- pensò. Due ragazze che passavano vicino si girarono a guardarlo ridacchiando. Capiterà anche a voi fra un po' di anni! pensò Luca. Era già in ritardo per il suo turno di lavoro, partime, a quarant'anni il massimo della soddisfazione. IL mutuo da pagare che ogni mese ti portava via un quarto dello stipendio, le bollette che non arrivavano mai in ritardo, per fortuna c'era la salute ed un po' di ottimismo. Dopo tutto aveva una famiglia:una moglie che se non era troppo nervosa ti guardava ancora con malizia,un ragazzino di dieci anni che ti seguiva in ogni cosa e la bimba di sei che ti portava le ciabatte quando arrivavi a casa.
Poco dopo essersi seduto davanti al suo P.C. di lavoro ed aver cominciato ad evadere alcune pratiche, di nuovo il viso di quella signora le venne sottocchio. Preoccupato per questo vuoto di memoria,doveva assolutamente ricordarsi dove l'aveva conosciuta, chi era.
Probabilmente era passato troppo tempo ed i lineamenti sicuramente erano in parte cambiati, ma gli occhi così scuri che sembravano due olive nere, non potevano essere che gli stessi, inconfondibili.
Aveva anche ricambiato il suo sguardo, ma senza un accenno di riconoscimemto.
La stessa sera ritornando dal lavoro ancora ci pensava e parlando del fatto con la moglie, la stessa con una battuta gli illuminò la situazione:-sarà una vecchia fiamma, magari la prima!- disse ridendo.
Eh voilà! Ecco la sua signora trasformarsi in Donata, la piccola Donata dei suoi sedici anni, così dolce e morbida che si era lasciata baciare per la prima volta da lui, poco esperto quanto lei, e la scena tragica del giorno dopo quando Donata gli aveva chiesto:-non resterò incinta!-
Sì perchè la loro ignoranza in materia era grande, ma grande era anche la loro innocenza.
IL lunedì successivo eccola di nuovo, ma Luca con un sorriso soddisfatto le si avvicina e:-ciao Donata come stai, ti ricordi di mè sono Luca!- Lo guarda con quegli occhi neri che sorridono e:-come no, il primo bacio non si può dimenticare!- -Come mai ti vedo sempre qui, non sarai malata spero?- -No caro Luca, sono solo incinta, questa volta per davvero!!-



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Opera scritta il 25/06/2012 - 15:59
Da Lucia Ghitti
Letta n.1226 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Mi è piaciuta ^_^

Flory Funny 26/06/2012 - 23:39

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