OPERA

Folaghe nervose si intrufolano dei canneti, cercano l’acqua
mentre tu china su di te, immergi la tua faccia nello stagno.
Nugoli di insetti radenti al suolo popolano queste coste,
ma a te non importa, ogni cosa è andata via.

Ti ho scoperta piano piano, tirando la coperta che ti scaldava,
più la tiravo su, più venivo a conoscenza del tuo corpo,
fino a che non sei stata liberata da quel caldo abbraccio.
Ma ora non importa più, ogni cosa è andata via.

Sedie stanche e nuvole di cartapesta affisse sulle pareti
adornano quest’alloggio piccolo e confuso,
e un piccolo giardino colmo di gerani e begonie circonda la casa.
Lo squittio delle folaghe non ti allontana dall’acqua.

Dietro profondi strati di ricordi riemerge il passato come una mummia
che abbia resistito al tempo chiusa nelle sue bende di lino,
si srotolano i momenti più belli ma riaffiorano le paure e le cose non vanno bene
Sì, a te che te ne importa, ogni cosa è andata via.

Sapienti mani si muovono sul tuo corpo ancora tiepido e si muovono
sulla tua faccia, sulle tue spalle, sul tuo addome, sul tuo sesso.
Non ho dimenticano quanto eri brava a fare l’amore.
Ma adesso non ti importa più, ogni cosa è andata via.

Alla fine capisco quello che in pochi sentono:
carbone e diamanti,
nemico e amico,
tutti siamo uguali alla fine.

Opera scritta il 31/07/2017 - 20:27

Da Giulio Soro

Letta n.990 volte.

Forza espressiva, il tuo stile, per questa bella poesia. Sentimenti, emozioni, un amore importante... e tutto sembra destinato all'oblio. Una bella chiusa, quasi a sorpresa, di consapevole accettazione.. delle cose della vita

Francesco Gentile 02/08/2017 - 18:22

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Nel ricordo di un amore travolgente, di ciò che è stato che mai più potrà esserlo ancora, nemmeno nei ricordi.

Ken Hutchinson 02/08/2017 - 03:38

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un amore doloroso molto bella

GIANCARLO "LUPO" POETA DELL 01/08/2017 - 17:59

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Poesia piena di disperazione e d'amore. Molte metafireben appropriate. Un amore ancora vivo nel cuore, che non potrà MSI essere diamante, ma neanche carbone. Bella!

Teresa Peluso 01/08/2017 - 17:11

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poesia che annega i sensi in un turbinio d'amore. che bella... Giulio

enio2 orsuni 01/08/2017 - 14:32

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Giulio
è profonda come l'oceano
l'hai amata di un amore profondo
che nn va più via, come il ricordo di lei
che nn potrà mai essere amica, ma neppure nemica
mai più diamante, ma neppure carbone....

laisa azzurra 01/08/2017 - 14:16

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Appena la leggi senti il dolore...poi ti accorgi che è colma d'amore!
L'ho letta molte volte per cogliere il senso...che non è per niente scontato.
Posso dirti che è bellissima!

margherita pisano 01/08/2017 - 14:00

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D'accordo con Nicol splendida e ricercata poesia con splendide metafore.

antonio girardi 01/08/2017 - 11:34

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Una poesia disperatamente ricca d'amore. Molto bella. Ci sono alcune metafore che mi hanno particolarmente colpita
"sedie stanche e nuvole di cartapesta appese alle pareti"" "carbone e diamanti
nemico e amico"
Hai ragione di un amore finito rimanangono bene e male, disillusione e amore, che danzano in furiosa danza dicotomica.
Solo col tempo il ricordo diviene più dolce, perchè stempera il male. Te lo auguro
Complimenti e buona settimana
Nicol
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Nicol Marcier 01/08/2017 - 10:38

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