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Mercato dell'usato

Se tolgo la polvere,
i colpi del palmo
danno il riverbero di carezze fraterne.
Come te
rispondo all'appello
detergo l'ingiusto, stagnante restare
mentre grassi e arroganti i modernismi
mi additano con l'ironia di versi salaci,
aggricciano qualche santo di passaggio,
che si volta umido, ironico, disilluso.
Mette olio alle maniglie di porte già aperte
come se la fatica incardinata
esorcizzasse
dall'uomo
la rima baciata,
l'immagine sdrucita
di persona sensata
allo scranno di cucina.
Lo sbieco del tavolo
ne ricopre i risvolti timidi e banali.
Siediti oltre.
Mangia anche quello che tuo figlio risputa.
Io, servo infedele di un'immagine sola,
questo piatto vuoto
è ciò che non permetto
sia servito alla mia tavola.



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Opera scritta il 03/09/2017 - 21:55
Da Edgar Contesini
Letta n.900 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


EDGAR....mettere l’olio sulle maniglie per farle girare senza fatica è una bella trovata. La pelle che si aggricciava per la paura per lo spavento o non so che cosa….un po meno. Anch’io detesto i piatti vuoti in tavola!!! Perdonami ma la tua è molto originale, quello che ho scritto sono sensazioni così dettate al volo. Ciao 5*

mirella narducci 04/09/2017 - 17:03

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Originale,fuori dagli schemi quindi mi piace...

Sabry L. 04/09/2017 - 16:07

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Piaciuta moltissimo.
Specialmente:"mette olio alle maniglie...
Complimenti!
Unnsaluto di benvenuto.

Loris Marcato 04/09/2017 - 15:18

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