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La mia regina

La mia regina ama i pazzi.
Ha gli occhi azzurri e l’aspetto severo.
Regala attimi di gioia come piccoli coriandoli pronti a bruciare al primo conflitto
Tu litiga con quelle labbra carnose che tanto vinci tu.
Io sono un toro che ha smarrito il colore rosso, e tu la mia regina.
E sai amare.
Ti incuriosisce una scacchiera disordinata, confondi i pedoni con l’alfiere, il cavallo scalcia in diagonale,
nella tua gola che m’ingoia.
Le mosse sono terminate
“Scacco matto” hai sussurrato
E mi hai mangiato.
Sei la mia regina ma adesso sono dentro di te.
Come un cavallo di Troia.
Una serpe velenosa.
Non evito la tua roccaforte, io ci passo sotto,
scavo buchi caldi ad ogni tuo respiro profondo.
Ero un assedio travestito da scacchiera ed ora
Ti ho conquistata.
La tua resa è piena di gemiti
La tua resa è immorale.
La tua resa è gloriosa perché nel calore del tuo ventre
Io sono diventato il tuo re.
Ma soprattutto un pazzo.
E tu sei la mia regina ed ami i pazzi.



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Opera scritta il 04/12/2018 - 19:25
Da Bruno Gais
Letta n.902 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


bella
originale, intelligente
complimenti

laisa azzurra 06/12/2018 - 21:26

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