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Il conte e il pappagallo (seguito)

Ebbene, ti dirò cos'è accaduto (seguito)
Rammaricandomi d'aver ceduto
Solo perché infine mi hai forzato:
Ma non successe nulla di azzardato
Neppure una carezza a pizzicotto:
In sala se ne stavano seduti
Lontani, dall'uno all'altro lato
Lui le ha donato un fiore
Dal colore scarlatto
Lei se lo strinse al cuore
E annusando l'odore profumato
Con le labbra schiuse l'ha sfiorato
Poi congedava il mesto spasimante
E lui si dileguava assai prudente.


Questo è tutto quello che ho veduto
Ma qualcuno nell'anonimato
Ti ha voluto rammentare il fatto
Per le tante volte che hai tradito
E aspettando il momento del riscatto
Se la teneva ben legata al dito
Col fine di vederti un po contrito
E il diletto di averti castigato:
Ora, ascolta il consiglio del pennuto
Che tutto ha sentito ed osservato
Smettila di far lo scellerato
O finirai per essere un cornuto.


*




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Opera scritta il 25/02/2019 - 18:55
Da Gabriele Vacca
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