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panchina

Panchina
Ti siedi nella panca di legno
Della piazza,
per fumare un poco,
è sera,
buio,
intorno il traffico della gente,
che passeggia
nella sera della cittadina;
ragazzini
e i viaggiatori della stazione;
poi ti reclini su te stessa,
e fai un viso triste,
sei assorta nei tuoi pensieri,
nei tuoi problemi,
e ti perdo un po’,
sei triste,
lontana,
smarrita,
mi fai tenerezza,
e vorrei abbracciarti,
dirti che ci sono,
che sono con te,
stai li un po,
come è dura la vita,
crudele,
che ci toglie il sorriso,
per dei moemnti,
un momento di dolore.



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Opera scritta il 19/04/2019 - 02:44
Da stefano medel
Letta n.786 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Delicata questa poesia. Bravo!!!

Maria Isabel Mendez 19/04/2019 - 23:30

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...è una poesia molto bella,
di grande sensibilità.

Grazia Giuliani 19/04/2019 - 18:10

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Grandissimo poetico quadro di vita che merita il tuo tenero sguardo

Ernesto D'Onise 19/04/2019 - 09:13

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