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CANE!

Cane
mangi ossa per cani
ringhi a quello che non hai
associazioni di misura
in un mondo superiore.
Sei cane
d'odore soffocante
impulciato, nauseante riduzione
rivoltante atteggiamento
incoerente, provocante
per squilibrio di linguaggio.
Rodi l'osso, mi contesti la natura
la svantaggi, la deridi a più riprese.
Ora mi vedi!
Sono Sade, Mefistofele
ogni essenza di quell'opera
la sua furia negatrice
nell'inferno scaccio il cielo
mentitrice, scandalosa
incestuosa, disonesta
la più immonda, la più vile
bocca-cuore di bestemmia
erudita, scrupolosa
ecco, brucia la fortezza!
La Bastiglia? Una sciocchezza!
Cane
c'è un impulso incontrollabile
che allontana la coscienza
è il pantano del tuo vizio
frammischiato sudiciume!
E' nel mostro il tuo profondo
lo dimostri chiaramente
infelice che non taci
ti seziono, ti scarnifico
ti do in pasto la tua pelle!
Cane!


ero al vomero diretta per posillipo, all'improvviso è comparsa una fiera orribile a sbarrare la strada e parea che l'aere ne tremesse; non ho perso la speranza dell'altezza... ho tirato fuori una limetta per unghie e l’ho squartata.




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Opera scritta il 08/06/2019 - 19:06
Da GiuliaRebecca Parma
Letta n.1009 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


In conclusione, quel che è certo che quel canaccio è stato conciato per le feste.
Un BRAVA all'autrice. Le dedico alcune note di una canzone di Rita Pavone:
"Come te non c'è nessuno, tu sei unica al mondo ---

Giuseppe Scilipoti 17/05/2020 - 23:44

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Cercando si "scorticare" più a fondo credo che il cane rappresenta l'aggressione della finitezza dell'io lirico. Quest'ultima affronta la "questione" scegliendo una particolare forma di reazione. E qui scatta la metofora cioè nella chiusa non prima di esprimersi con un verseggiare rivolto per l'appunto ad una figura figurata (mi scuso per il gioco di parole, stavolta involontario) che si aggrappa alla sua natura basilare, e quindi dagli atavici istinti animali.
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 17/05/2020 - 23:43

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Quando la poetessa dice:
--- ho tirato fuori una limetta per unghie e l’ho squartata. --- ha un qualcosa di beffardo, ironico ma pur sempre intriso di soddisfazione. Doveva proprio essere brutto e mefistofelico quel cane, i versi sono aggressivi, forti, impetuosi e irruenti.
Quando la poetessa dice:
--- mentitrice, scandalosa
incestuosa, disonesta --- qui ho pensato ad un qualcosa collegato al mondo delle tenebre, un crocevia di cose blasfeme.
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 17/05/2020 - 23:42

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Allora, la poesia è di ottima fattura, tuttavia, di difficile interpretazione. Provo a tracciarla. Ah, conto sulla comprensione della poetessa affinchè non mi "abbai" a fine disamina.
Porco Cane! ma 'sto cane sembrava uscito da chissà girone dantesco!!! Una sorta di cerbero però con una testa. Una figura traslata, ecco.
La limetta (come se fosse un gladio) contro le grinfie della bestia. L'arena? Il Vomero.
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 17/05/2020 - 23:40

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l'idra di lerna è difficile da annientare, caro ernesto; è un po' la personificazione dell'incubo che assedia la psiche malata, vero mirko? grazie a tutti voi per i commenti pertinenti ad evidenziare un Io debole e impotente.

GiuliaRebecca Parma 10/06/2019 - 18:39

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Poesia inquietante, un essere ripugnante...ma alla fine basta una limetta per manicure a cancellarlo, a rimuoverlo, come sembra meritare!

Grazia Giuliani 10/06/2019 - 12:40

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Il cane, quando è randagio, è da evitare. Ma qui il termine mi pare sia usato in senso figurato e riferito alla bestialità dell’essere umano maschio cui è rivolta la tua invettiva. La zona in cui è avvenuto l’incontro è paradisiaca perciò l’accenno alla fiera dantesca. Ma non ci è dato sapere di più. Ed allora supponiamo ti voglia rivolgere a qualche autore spregevole? Ma difficile è l’individuazione dove centinaia sono i nick, più volte replicati da una sola persona per cui la mandi al diavolo una volta, sparisce e poi si presenta magari con un dolce nick al femminile...Un nick potrebbe andare ma non 10 gestiti al maschile ed al femminile da una singola persona. In pratica, ne hai squartato uno ma attenta agli altri nove: sono la stessa malefica persona che si cela dietro uno schermo ahimè consentito. Ma questo per me non è culto di poesia ma adorazione della fragilità di certi che per lo più le poesie copiano altrove. Ciao, hai la mia ammirazione come sempre.

Ernesto D'Onise 10/06/2019 - 09:57

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L'originalità e la passionalità di contraddistinguono, sempre.
La passione che metti nell'amore, è pari alla tua passione per la verità e giustizia, condita dalla tua solita estrema sensualità.
Complimenti

laisa azzurra 10/06/2019 - 09:38

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Bella la poesia e bella la citazione di Dante:

"Questi parea che contra me venesse
Con la test'alta e con rabbiosa fame
Sì che parea che l'aere ne temesse.

Ed una Lupa...

Questa mi porse tanto di gravezza
Con la paura ch'uscia di sua vista,
Ch'io perdei la speranza dell'altezza.

Un saluto


Loris Marcato 09/06/2019 - 18:37

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Una brutta esperienza descritta si come dice Mastro con pathos e durezza!!! Siccome amo i cani la prendo come una metafora e non letteralmente. Un caro saluto!!

Maria Isabel Mendez 09/06/2019 - 17:19

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Oh mio Dio, da evitare la tratta Vomero-Posillipo...
Complimenti per il pathos che hai saputo creare

Mirko (MastroPoeta) 09/06/2019 - 17:06

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