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La nera donna

Ecco arrivare la nera donna,
stravagante come donna viva,
ancheggia come troia d'altri tempi,
come la più stravagante delle civette.
Di nero avvolta tutta sei,
nascondere vorresti le funeste grazie,
occhi profondi e senza luce,
labbra sottili e capo scarno,
puzza di carne morta addosso porti,
acconciata ad arte per sembrar più bella.
Mi chiedo perché la tua presenza,
fra gente al cor mio tanto cara?
forse per il piacer di antiche voglie!!!
Sopportar più non posso l'orrenda tua presenza
specchio di funesti riti,
fuggi al cospetto di questa gente,
torna nel tuo regno funeste e silenzioso,
torna fra resti di umani senza anima
avendola già data a Dio per custodirla.



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Opera scritta il 12/06/2019 - 14:56
Da franco dima
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