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ABBANDONATI

Per un attimo
ho pensato di essermi addormentato,
giacendo immobile in un sogno.
E coś, risvegliandomi improvvisamente,
ho avvertito un respiro gelido su di me;
era lei, che teneramente mi sussurrava:
"Abbanḍnati,
sono venuta per te stanotte;
svegliati,
guarda nei miei occhi
e prendi le mie mani;
concediti, stanotte, a me".
Ho aspettato invano
la notte, per incontrati ancora,
provando a zittire la paura dentro me.
Fuori da una nebbia d'avorio,
ho avvertito un bacio pungente
e ti ho vista arrossire.
Devo assolutamente sapere il tuo nome!
Dov'è che t'ho vista prima d'ora?
Mia cara, non aver paura...
...Portami lontano,
chiudi i tuoi occhi
e ascolta il mio respiro...
...fino alla fine del mondo.
Abbanḍnati,
vola via con me stanotte:
svegliati,
hai rinnovato la mia vita,
ora tu sei mia:
concediti, stanotte, a me.



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Opera scritta il 06/12/2010 - 10:38
Da Manuel Miranda
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