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Dolente fanciullezza

Qual ombra evanescente
che viene dal passato
il volto d'un bambino
m'appare un po' sfocato.


Mi si fa più vicino
e sembra un fanciulletto
che si muove carponi,
ma non vedo il suo aspetto.


Son forti sensazioni
che mi fan ritornare
a tempi assai lontani
tanto ardui a ricordare.


Senza far sforzi vani,
or vedo in quel fanciullo
me stesso, quando allora
tutto era sol trastullo.


E mi ricordo ancora
la mamma che cantava
piacevoli canzoni
mentre s'affaccendava;


ed io che, ginocchioni,
in casa scorrazzavo,
senza avere pensieri,
ero lì che giocavo.


Sembrano esser non veri
quei tempi assai remoti
che danno nostalgia
restando, in parte, ignoti;


però, comunque sia,
fan parte di noi stessi;
anche se son lontani
ci restan sempre impressi.


Qual sogni quasi arcani
tornano alla memoria
lenendo la tristezza
e son la nostra storia.


"O dolce fanciullezza,
per me ora sei dolente,
ché ormai sei già passata
e mi ritorni in mente!".




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Opera scritta il 23/04/2014 - 11:03
Da Giuseppe Vita
Letta n.1108 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Rime scorrevoli e naturali, complimenti.

Dario Senalio 27/04/2014 - 19:16

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Ciao. Mi è particolarmente piaciuta complimenti. Passa anche da me se hai tempo son curioso di vedere che ne pensi delle mie poesie dato che potremmo avere elementi in comune e altri radicalmente differenti. Complimenti ancora, bravo! Continua così. :)

Gaio Cincinnato 25/04/2014 - 20:21

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semplicemente bella!!

Rosa celata 24/04/2014 - 23:58

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